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Spesa sospesa a Roma: cittadini in prima linea per aiutare i bisognosi

Spesa Sospesa: è così che viene chiamata a Roma, e in tante altre parti di Italia, l’iniziativa solidale che vede i cittadini impegnati in prima linea per aiutare chi ha più bisogno. Dalla “panchina solidale” dell’Alberone, dove i residenti lasciano pacchi di pasta, tonno in scatola, biscotti e altri viveri di prima necessità, ai carrelli solidali fuori ai supermercati: chi entra a fare la spesa, uscendo, lascia qualcosa per chi non può permettersi di comprare da mangiare.
È così che i romani stanno dando prova di grande solidarietà, che in molti casi sopperisce alle lacune degli aiuti politici che ancora non arrivano, allestendo nei propri quartieri dei punti di raccolta cibo per chi è stato colpito più duramente dalla crisi per via del coronavirus.

La spesa sospesa in tutta Roma

In molti casi sono i direttori stessi dei supermercati a posizionare delle ceste per dare la possibilità, a chi vuole, di lasciare qualcosa da donare. “Un pacco di pasta -spiega Donatella all’uscita di un supermercato di Ostia- costa solo pochi centesimi, ma può fare una grande differenza per chi fatica a mettere in tavola il pasto due volte al giorno”. Qui la risposta delle persone all’iniziativa della spesa sospesa è stLuoghi spesa sociale Romaata subito poderosa. Ma accade in tutta Roma, dove spuntano ceste, carrelli e scatoloni in tantissimi angoli della città.
“Io oggi ho preferito lasciare nel carrello sospeso -spiega Mauro che vive a San Giovanni- un pacco di pannolini, del latte a lunga conservazione e dei biscotti, sa io sono un nonno di tre nipotini e ho pensato proprio ai bambini. Se tutti i quartieri lo facessero credo si materializzerebbe un enorme aiuto per chi in questo momento non ce la fa. Siamo in cinque milioni, possiamo fare noi la differenza con un piccolo gesto”.

Dalla Caritas all’Opera Don Guanella

Ci sono poi i volontari dell’Opera Don Guanella al Trionfale, che da due mesi ormai distribuiscono la spesa solidale grazie a una rete di supermercati che hanno aderito a questa iniziativa, alimentata da tutte le donazioni della gente. Cosa viene donato? Tutti cibi a lunga conservazione, come ad esempio scatolame, pasta, riso, biscotti, merendine, succhi di frutta, passate di pomodoro, olio, latte a lunga conservazione.Raccolta spesa Roma
Ma come fare per sapere se nel proprio quartiere esiste un punto di raccolta solidale? Semplice. Basta cercare su Facebook le pagine dedicate al proprio territorio e trovare facilmente ogni informazione su orari di raccolta e indirizzo preciso. Da segnalare, poi, anche l’intervento della Caritas di Roma, che grazie alla spesa sospesa e alla distribuzione di beni alimentari sta sostenendo moltissime famiglie in difficoltà.
“Ci vogliono dignità e coraggio per chiedere aiuto -spiega infine la Fondazione Banco Alimentare- migliaia e migliaia di persone sono sprofondate nella disperazione. Lavoratori sottopagati, in nero, a chiamata e in generale chi non ha nessuna rete di protezione. si cerca di aiutarle tutte attraverso una fitta rete caritativa diffusa capillarmente attraverso 21 organizzazioni e 8000 strutture distribuite su tutto il territorio”. Chi può doni, chi non può prenda.

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Nata a Roma nel 1984. Laureata in Lettere. Blogger e collaboratrice giornalistica

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