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Malattie neurologiche infanzia e adolescenza: il punto con SINPIA

Le malattie neurologiche in età infantile e adolescenziale, una problematica piuttosto comune, anche se non sempre adeguatamente dibattuta, soprattutto nei casi di patologie rare, come dimostra anche un recente report di Orphanet Italia. Secondo l’associazione che riunisce le conoscenze sulle malattie rare, orfane di diagnosi e di farmaci, oltre il 40% delle patologie di questo genere riscontrabili in età pediatri a coinvolgerebbe il sistema nervoso.
Ma le patologie neurologiche in età infantile e adolescenziale comprendono uno spettro ampio e non abbracciano solo malattie rare. Un tema complesso che approfondiamo con il supporto della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, SINPIA. A rispondere alle nostre domande è la Prof.ssa Elisa Fazzi, Presidente SINPIA e Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia.

Le Malattie neurologiche di infanzia e adolescenza

Professoressa Fazzi, cos’è SINPIA e di cosa si occupa nello specifico?
“La SINPIA è un’Associazione Scientifica che ha per scopo la tutela della salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza, lo sviluppo della ricerca e della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie neurologiche, neuropsicologiche e/o psichiatriche dell’infanzia e dell’adolescenza (da 0 a 18 anni) e di tutti i disordini dello sviluppo del bambino nelle sue varie linee di espressione (motoria, comunicativo-linguistica, cognitiva, affettiva e relazionale).”
Cosa si intende con patologie neurologiche, neuropsicologiche e/o psichiatriche dell’infanzia e dell’adolescenza?
“In questa definizione rientrano tutte le patologie che interessano il sistema nervoso centrale e le sue funzioni e che si esprimono attraverso un disturbo delle funzioni motorie, cognitive, comunicative, emotivo relazionali avendo un impatto sulla vita di relazione di un soggetto in età evolutiva, quindi dai 0 ai 18 anni.”
 In questi giorni si è parlato del fatto che oltre il 40% delle malattie rare in età pediatrica coinvolgerebbe il sistema nervoso: è un dato attendibile?
È vero in quanto molte malattie rare, spesso di origine genetica o lesionale, possono coinvolgere una o più aree o strutture del cervello e quindi hanno sintomatologie complesse che oltre ad aspetti internistici o legati alla crescita del bambino, impattano sulle sue capacità di movimento o di espressione o di comprensione delle cose, con ripercussioni sulla vita quotidiana.”
Come deve essere letto questo dato?
Il dato dimostra l’importanza che il bambino con malattia rara sia seguito da un’equipe multidisciplinare in cui il neuropsichiatra infantile abbia un ruolo rilevante, quale punto di riferimento sia per avviare le famiglie verso un corretto iter diagnostico, sia per coordinare il percorso riabilitativo sia per essere di riferimento per le famiglie stesse.”

Patologie di neuropsichiatria infantile: quali sono

 Quali sono le patologie di neuropsichiatria infantile maggiormente diffuse?
“Le patologie neuropsichiatriche infantili sono molto frequenti, riguardano dal 15 al 20% dei soggetti in età 0-18 anni, interessando più di 2 milioni di bambini e ragazzi in Italia. Le più frequenti sono l’epilessia e le paralisi cerebrali, tutti i disturbi del neurosviluppo tra cui annoveriamo il disturbo dello spettro autistico, il deficit di attenzione ed iperattività, i disturbi del linguaggio e quelli specifici di apprendimento, le disabilità intellettive e poi l’anoressia mentale con tutti i disturbi psicopatologici dell’adolescente (disturbi dell’umore, della condotta, disturbi d’ansia, psicosi ecc.)”
Quali sono gli approcci più efficaci per contrastare questo genere di patologie?
“Per molte patologie come l’epilessia e la patologie psichiatriche dell’adolescente ci sono farmaci indicati che sotto stretto controllo dello specialista possono essere somministrati con beneficio e che possono curare, mitigare e migliorare i sintomi della malattia; per molte altre, come ad esempio paralisi cerebrale infantile e disturbi del neurosviluppo, le terapie sono essenzialmente riabilitative basate su interventi centrati sul miglioramento delle abilità di vita quotidiana nei contesti di vita del bambino. Esistono poi interventi rivolti a migliorare e sostenere le competenze dei genitori e degli insegnanti e si stanno diffondendo nuovi metodi di cura basati sulle nuove tecnologie (tele-riabilitazione, intelligenza artificiale, robotica ecc).”

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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