Come funzionano le carte di credito revolving:
Ci parlate della possibilie class action a tutela degli utenti italiani vittime dei tassi applicati sulle carte revolving.?
“Stiamo valutando come e contro chi agire, in quanto l’azione di classe deve essere promossa contro uno specifico operatore. Chiaramente, l’accertamento dell’applicazione dei tassi usurari sarà fondamentale per individuare il nostro bersaglio, anche se sono molte altre le irregolarità che meritano attenzione.”
In Italia il problema principale sulle revolving è stato quello della mancanza di chiarezza in termini di regolamentazione?
“Il problema è stato l’abuso da parte delle banche e delle finanziarie che hanno surrettiziamente introdotto queste carte come normali mezzi di pagamento mentre in realtà si tratta di mezzi di finanziamento ossia di indebitamento. A differenza delle normali carte di credito – per le quali l’addebito della spesa avviene il mese successivo – le revolving consentono di rateizzare il rimborso del saldo di fine mese. Sicchè il cliente non ha la percezione di quanto spende. Quindi è invogliato a spendere di più, senza rendersi conto dei costi che sono sensibilmente superiori alle normali carte – anche a causa della maggiore incidenza degli oneri fissi.”
La questione dei tassi elevati:
Da quanto tempo va avanti questa situazione delle revolving? Perché è emerso tutto quanto solamente adesso?
“Le revolving sono sempre state pericolosamente costose, specie se utilizzate in modo improprio, ossia come mezzi di pagamento. E su questo hanno contato i collocatori che le hanno offerte in modo indiscriminato, anche a prescindere dalla richiesta dei clienti. Le carte di credito revolving, però, solo di recente hanno ottenuto la giusta attenzione della Banca d’Italia, mentre le associazioni dei consumatori ne denunciavano gli abusi già da alcuni anni.”
Perché fino ad ora non si è intervenuti per regolamentare il settore?
“Perchè la vigilanza è sempre troppo debole ed in ritardo rispetto ai problemi reali dei consumatori, come dimostrano gli interventi ancora molto blandi in materia di commissioni bancarie, per non parlare dei grandi scandali finanziari.”
Quale potrebbe essere un modo adeguato per regolamentare questo tipo di settore?
“Aumentare l’informativa, educare al corretto uso della moneta elettronica ed imporre maggiori limiti per i costi fissi ed i tassi debitori.”
Voi in quanto associazione a tutela dei consumatori avete avuto molte segnalazioni e richieste da parte di utenti di carte di credito revolving?
“Non sono mancate le segnalazioni e siamo intervenuti direttamente per temperare situazioni di particolare gravità sociale, si pensi ai casi di sovraindebitamento delle famiglie. Chiunque voglia segnalare situazioni sospette o lesive degli interessi dei consumatori, può farlo sul blog carlorienzi.it“