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Giorgetti: il NO al referendum per mettere in difficoltà Salvini

Giancarlo Giorgetti da Cazzago Brabbia – guarda un po’ che razza di nome danno ai paesi nel varesotto, poi ci si domanda da dove derivino certe genialate – ha deciso di rovinare la fine settimana di Jasmine Cristallo. Questa, in una evanescente quanto noiosa partecipazione a Otto e mezzo, aveva dichiarato tra i primi argomenti del suo NO al prossimo referendum sulla riduzione dei parlamentari il fatto che i SI «stanno con Salvini e la Meloni».
Come se avere per compagni di scheda Casini, Brunetta, Lupi, Malan e forse il Berlusconi oltre ai leghisti Centenaro e Borghi cui si aggiunge adesso Giorgetti, faccia una qualche differenza. Le sardine, si sa viaggiano intruppate e poco si guardano attorno.

Giorgetti: dal SI al NO

Comunque il Giorgetti, che è stato, tra l’altro, segretario del Consiglio dei ministri nel governo Conte 1, nei vari passaggi parlamentari ha votato, diciamo convintamente, per la riduzione, mentre adesso ha dichiarato che al referendum voterà convintamente per il No.
Questa si chiama coerenza, ma notoriamente solo gli imbecilli non cambiano mai idea oppure … Oppure è la reazione del bimbo proprietario del pallone quando gli dicono che deve stare fuori.
Già perché il Giorgetti ha come ambizione massima quello di passare per lo stratega della Lega. Si vanta di dare del tu a Mario Draghi, ma si dimentica di essere stato l’estensore della legge sul pareggio di bilancio, governo Monti, e di aver fatto parte nel 2011 di quella compagnia perditempo che è stato il “comitato dei saggi” voluto da Napolitano.

Uno sgambetto a Salvini

Da tempo è anche vicesegretario della Lega e durante il Conte 1 dava l’idea di essere il grande manovratore e soprattutto lo spin doctor del Salvini Matteo. Purtroppo gli spin doctor in media durano poco, i discepoli si stancano presto e soprattutto, a forza di stare sulla ribalta, pensano di essere loro i tessitori del proprio successo e così il doctor finisce col contare poco.
E allora si vendica. Non per dire, ma sembra il caso della decisione di Giancarlo Giorgetti da Cazzago Brabbia di votare «convintamente NO». Vuol mettere in difficoltà il suo ex allievo il Salvini Matteo. O no?

Pubblicato in Satira

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Blogger satirico, polemico, dadaista, ghibellino, laico, uomo d'arme e di lettere - Il Vicario Imperiale

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