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I Gentiluomini di Sua Santità: chi sono e che ruolo hanno

La dicitura ufficiale sarebbe “Dignitario Laico della Famiglia Pontificia” ma sono conosciuti meglio come Gentiluomini di Sua Santità: il concetto che potrebbe riportarci indietro ad un tempo ancestrale dal sapore epico cavalleresco od allo sfarzo delle corti rinascimentali è altresì da intendersi in tutt’ altra accezione, per lo più simbolica, arricchita da una mistica aurea di sacralità.
Stiamo parlando infatti di un’onorificenza cui vengono insigniti personaggi che hanno acquisito sul campo specifiche benemerenze non meglio identificate verso la Santa Sede ed è il Papa in persona a conferire il titolo con una nomina a vita che, a discrezione della Santa Sede stessa, può essere revocata.
Se fino al 1968 l’adesione era solo per una elite ristretta rappresentata dalla nobiltà papalina sotto il nome di “Cavalieri di spada e cappa”, successivamente il Pontefice Paolo VI mutò con la “Lettera Apostolica Motu Proprio” l’ordinamento della casa Pontificia e con esso il nome dell’ordine in un meno epico e più diplomatico “Gentiluomini di Sua Santità”, i cui membri sono tutti laici ma pur sempre considerati appartenenti alla Famiglia Pontificia e distinti per ruoli e funzioni.
Che sono le più disparate e talvolta incomprensibili o poco utili; tra queste, presenziare in prima fila alle cerimonie, assistere ai sacri riti pontifici, espletare funzioni varie di rappresentanza come nel caso di accoglienza di personalità di rilievo in visita al Vaticano. Il tutto, vestiti con l’ immancabile frac nero ornato dal caratteristico collare d’oro. Insomma, per lo più funzioni simboliche a corollario di un titolo di prestigio, ma rimangono comunque figure importanti poiché è il Papa stesso a nominarli ed a sceglierli tra persone che ritiene quindi di sua fiducia.

Chi sono i Gentiluomini di sua Santità:

Lo stesso Benedetto XVI, nell’incontro con i suoi Gentiluomini avvenuto circa un anno fa, precisò che “la Chiesa, per poter procedere sicura, ha bisogno di tante nascoste mansioni che insieme ad altre più appariscenti contribuiscono al suo regolare svolgimento”. Una notevole testimonianza di fiducia all’ordine.
Ma quanti sono i Gentiluomini di sua Santità? Per avere un quadro completo bisognerebbe consultare l’annuario pontificio, aggiornato con le nuove nomine concesse dal Papa; tra i tanti nomi che possono fregiarsi di questo titolo spiccano, tanto per citarne alcuni più noti, quello di Gianni Letta, l’ instancabile Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, deus ex machina del Governo (almeno così ci viene rappresentato), nonché braccio destro (ed in taluni casi anche sinistro) del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Luigi Roth, presidente di Terna Spa, ovvero la società responsabile in Italia della trasmissione dell’energia elettrica sulla rete ad alta e altissima tensione su tutto il territorio nazionale. Ed ancora, Franco Pecorini, amministratore delegato della Tirrenia nonchè vicepresidente della Confcommercio.
Dulcis in fundo, tra i fortunati insigniti del titolo di “Gentiluomini” spicca anche il nome di Angelo Balducci, vale a dire il dirigente pubblico italiano e Presidente del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici salito agli onori della cronaca negli ultimi mesi dopo il terremoto causato dall’ inchiesta sugli appalti del G8 della Maddalena.

Revoca del titolo di Gentiluomo:

Cosa Balducci potesse aver fatto di così rimarchevole per meritarsi l’onorificenza non è dato sapersi, conosciamo bene invece il giro di comportamenti poco leciti che lo hanno portato, tralasciando le note conseguenze giudiziarie personali, ad essere cancellato dall’elenco dei Gentiluomini di Sua Santità; perché, come detto, è la Santa Sede stessa che può decidere di revocare il titolo in caso vengano meno i presupposti di benemerenza. E ciò è quanto è stato fatto nei confronti di Balducci.
Lo stesso Papa Benedetto XVI, infatti, in quel discorso ai suoi Gentiluomini dell’anno scorso che abbiamo citato, ci tenne a sottolineare come fosse indispensabile non perdere di vista mai l’obiettivo comune, rappresentato dalla totale dedizione a Cristo. E tutto questo, con appalti pilotati, opere pubbliche, favori ai politici ed intrallazzi da Prima Repubblica ha molto poco a che fare.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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