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Disoccupazione: resta alta in Italia. I requisiti per trovare lavoro

I cambiamenti in ambito economico, dovuti alla crisi che ha colpito il nostro Paese e l’Europa intera, hanno portato difficoltà ormai note per i giovani soprattutto a livello professionale.
Oggi trovare un’occupazione è realmente complicato se non si possiedono determinati requisiti e competenze tecniche adeguate. A certificare questa contingenza, ancora una volta, i dati raccolti dall’Istat; che altro non fanno che testimoniare tale verità, considerando che la disoccupazione non accenna a diminuire.
In generale si parla di un tasso stabile all’11,9% per quella generica: la disoccupazione giovanile pur se minimamente in discesa resta alta, sul 37% circa. Ciò sta a significare una sola cosa: per trovare lavoro o per migliorare la propria posizione, la regola è crescere e non smettere mai di aggiornarsi.

Disoccupazione in Europa: l’Italia al quarto posto

Con un tasso di disoccupazione pari all’11,9% ed un tasso di disoccupazione giovanile al 37%, l’Italia scala le classifiche dell’Europa, anche se si tratta di quelle nelle quali nessuno di noi vorrebbe mai primeggiare.
Stando alle rilevazioni effettuate da Eurostat, infatti, l’Italia in quanto a disoccupazione è seconda solo a Grecia, Spagna e Cipro. Parliamo di una situazione figlia della crisi, ma anche di un mercato del lavoro che oggi esige candidati preparatissimi e sempre più specializzati.
Da questo punto di vista, dunque, la laurea non rappresenta solo un passo obbligatorio, ma anche una base di partenza per un curriculum che possa successivamente diventare più ricco.

Trovare lavoro: conta ancora la laurea?

La domanda è sempre la solita: quanto conta ancora una laurea per trovare lavoro? Un tempo si era soliti pensare che senza una laurea non si andasse da nessuna parte. Il che oggi è parzialmente vero.
Le aziende hanno ristretto le assunzioni solo al personale davvero indispensabile, quindi verrebbe da pensare che cerchino sempre più spesso figure che eccellono in specifici settori e competenze. Che non si possono necessariamente acquisire con una laurea; ma un percorso di studi resta pur sempre la prima chiave di accesso al mondo del lavoro.
Una sorta di scrematura preliminare che ogni azienda va a compiere. In sostanza si potrebbe dire che a fronte del cambiamento del mercato del lavoro, il conseguimento di questo titolo di studio aumenta ancora le chance in fase di selezione e di assunzione.

La diffusione delle lauree:

Oggi conseguire una laurea è molto più semplice che un tempo, quando non tutti potevano avere l’occasione di iscriversi a un’università. Negli anni ci sono state diverse conquiste sul campo, come ad esempio la nascita delle università telematiche, riconosciute a tutti gli effetti dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Infatti, questi enti oggi permettono di conseguire a distanza non soltanto titoli universitari ma anche diversi master online che vanno quindi a garantire tutta la fase post laurea, per affinare le competenze.
Rientra tutto nella rivoluzione dell’e-learning, quindi formazione online tramite piattaforme telematiche che vanno a fare le veci delle tradizionali aule scolastiche e universitarie.

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Scritto da

Blogger, esperto di web e web marketing

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