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Gioco d’azzardo e minori: come prevenire la dipendenza

Quello della dipendenza da gioco d’azzardo è un problema piuttosto sentito nel nostro paese e che, a leggere i numeri, sembra riguardare sempre più spesso anche i minori; minori per i quali i giochi con vincita in denaro sono del tutto vietati per legge. Ma poi, nei fatti, non sempre è così.
Una duplice problematica quindi; da un lato la dipendenza dal gioco d’azzardo, o ludopatia, che riguarda fasce sempre più ampie della popolazione. Dall’altro, l’avvicinarsi dei minori al gioco malgrado la legge lo proibisca.
Proprio in riferimento a quest’ultima problematica è partita da pochi giorni la terza edizione della campagna ‘18+’: un’iniziativa realizzata da Lottomatica, Federazione Italiana Tabaccai e Moige (Movimento Italiano Genitori) nell’ambito delle attività dedicate al gioco responsabile e che prevede 20 tappe orientate alla prevenzione del gioco da parte dei minori.
Per parlare di questa campagna e, più in generale, di ludopatia (dipendenza dal gioco d’azzardo) anche in riferimento al mondo minorile ci siamo rivolti proprio al Moige, Movimento Italiano Genitori, tra i promotori della campagna 18+. Il presidente Nazionale Moige, Maria Rita Munizzi,  ci spiega l’importanza di questa iniziativa.

Ludopatia e gioco d’azzardo patologico:

Prima di tutto, cos’è il Moige e di cosa si occupa?
“Il Moige – movimento italiano genitori – è un’organizzazione di promozione sociale nata nel 1997 con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei minori e sostenere i diritti di genitori e figli. Oggi siamo presenti in 35 province italiane con un network di oltre 30.000 genitori, e promuoviamo campagne e attività di informazione e prevenzione per le famiglie italiane.”
Venendo alla campagna 18+, quali finalità si propone?

“Siamo giunti ormai alla terza edizione di questa campagna di informazione e sensibilizzazione sul gioco responsabile, fatta in collaborazione con Lottomatica e Fit–Federazione Italiana Tabaccai, che si rivolge non solo ai minori di 18 anni, ai quali è vietato giocare a tutti i giochi con vincite in denaro, ma anche agli adulti, in particolare a genitori ed esercenti che devono rispettare e far rispettare l’apposita legge in vigore dal 2011.”
Cosa potete dirci in merito al problema della dipendenza da gioco o ludopatia?
“La nostra esperienza si basa sui questionari che abbiamo somministrato durante la scorsa edizione della campagna. Su 595 questionari, la maggior parte ha rilevato l’assenza di problemi legati al gioco d’azzardo, mentre 246 adulti ammettono uno scarso/moderato livello di problematicità e dipendenza dal gioco d’azzardo. Del totale, ben 44 questionari hanno portato alla luce dei casi di dipendenza dal gioco con conseguenze negative e possibile perdita di controllo.”
Cosa altro è emerso da questi questionari?
“Il 14% degli intervistati scommette più di quello che avrebbero potuto permettersi di perdere, mentre 2 adulti su 10 sono ritornati in sala giochi per provare a rivincere i soldi persi in precedenza. Solo l’11% ha risposto di aver avuto la sensazione di avere un problema con il gioco d’azzardo, mentre il 13% del campione ha affermato di aver ricevuto delle critiche a causa dell’abitudine a giocare.  Il 14% di coloro che si sentono in colpa per le modalità che usa durante il gioco o per le conseguenze che ne possono derivare rileva una scarsa considerazione del vizio del gioco, che proprio per l’appartenenza all’ambito del divertimento tende a non essere interpretato come un problema anche se fatto quotidianamente.”

Minori e gioco d’azzardo:

Quelle della dipendenza da gioco è un fenomeno che si riscontra anche tra i minori?
“Ci sono tanti ragazzi e ragazze implicati nonostante l’introduzione del divieto per i minori di giocare d’azzardo. Tale conoscenza ha una debole influenza nel proteggere dal gioco, verosimilmente questo dipende dal fatto che spesso nei punti vendita non vengono trovate indicazioni relative ai divieti sul gioco e raramente, purtroppo, il personale di vendita verifica l’età di chi gioca.”
È possibile tracciare un identikit del minore che gioca?

“Le variabili che sembrano maggiormente connesse con i comportamenti in esame sono quelle legate al rapporto con i pari: i ragazzi che giocano a giochi con vincita in denaro sono amici solitamente di ragazzi che a loro volta giocano. Ugualmente importante è l’approvazione attesa del comportamento di gioco da parte dei genitori o di altre figure rilevanti. È dimostrato inoltre che si tende ad associare diversi comportamenti trasgressivi o vietati, ad esempio, gioco e fumo, gioco e consumo di materiale pornografico.”
Quanto è importante educare sin da giovani al gioco responsabile?
“La campagna 18+ si attiene ai giochi con vincita in denaro, che ai minori sono proprio vietati, quindi non si tratta di giocare con moderazione, ma di non giocare affatto. C’è una legge e va rispettata. Le ricerche dimostrano che quanto prima si inizia a giocare, tanto più elevate sono le probabilità di sviluppare problemi di gioco, quindi è fondamentale educare fin da piccoli al gioco responsabile. Chi ha responsabilità educative, a partire dalla famiglia, passando dai docenti, fino ai vari adulti di riferimento, deve far capire che ci sono tanti altri giochi che i minori possono fare per divertirsi.”
Cosa si può fare concretamente per tentare di circoscrivere il più possibile il fenomeno del gioco tra i minori?

“Innanzitutto, sul piano del’’educazione, è bene dare il buon esempio. Ai genitori consigliamo di non enfatizzare la speranza di vincite milionarie, di non farsi accompagnare dai figli nelle ricevitorie o nelle sale giochi, di non farsi aiutare nei giochi di fortuna né di regalare giochi con vincite in denaro.”
E per quanto riguarda i giochi online?
“Poiché ormai è possibile giocare anche online a questi giochi, consigliamo di non fornire mai il proprio numero di carta di credito e di identità per nessun tipo di registrazione.Buona regola, poi, per una navigazione sicura in generale, è non lasciare i propri figli soli al pc, ma tenere in computer in una zona di passaggio e installare un filtro sul pc che prevenga l’accesso a siti vietati ai minori. Da parte loro, i rivenditori devono rispettare la legge, controllare l’identità dei giovani che si rivolgono a loro anche solo per comprare un gratta & vinci, non vendere schedine e quant’altro ai minori.”

Pubblicato in Interviste

Scritto da

Blogger, esperto di web e web marketing

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