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Energia, il futuro è green: sempre più PMI abbracciano la sostenibilità

La transizione ecologica non è più un concetto astratto o l’obiettivo di qualche filantropo attento all’ambiente ma è diventata parte integrante delle strategie nazionali e globali. In Italia, infatti, nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) la fetta più consistente, circa 70 miliardi dei 248 a disposizione è riservata proprio a politiche volte a rendere il paese al passo con i tempi per quel che riguarda la sostenibilità e la tutela del Pianeta attraverso un rimodellamento dei processi produttivi e una transizione energetica che oltre a contribuire ad abbassare le emissioni nocive, ci renderà sempre più indipendenti dalle fonti di origine fossile.

Le energie rinnovabili ed il fotovoltaico

In quest’ottica il ruolo da protagonista è ricoperto dalle energie rinnovabili che negli ultimi anni hanno visto trend di crescita mai raggiunti prima grazie anche al progresso tecnologico che ha reso la produzione di energia pulita meno costosa e quindi più attraente anche sotto il profilo economico, in aggiunta agli incentivi e sgravi fiscali provenienti dallo Stato che stanno dando ulteriore slancio a un settore che nell’imminente futuro sarà predominante e soppianterà le vecchie metodologie di approvvigionamento energetico.
In particolare, tra le energie rinnovabili che si stanno sviluppando maggiormente c’è il fotovoltaico e, secondo le stime del report di Fitch Solutions, entro il 2023 in tutto il mondo verranno installati impianti fotovoltaici per 675 GW, superando l’eolico con 482 GW, mentre entro il 2028 l’energia solare rappresenterà il 48% del totale delle rinnovabili non idroelettriche.
Come dicevamo, il successo degli impianti fotovoltaici è dovuto alla capacità delle nuove tecnologie di abbattere i costi in modo rilevante rispetto al passato e alla facilità e velocità di installazione e manutenzione che quest’ultimi hanno rispetto alle altre fonti, come l’eolico o l’idroelettrico che necessitano invece di grandi lavori per poter essere pronti all’attivazione.

Le PMI che si orientano verso il fotovoltaico

E non è un caso che oltre ai privati cittadini, sempre più aziende si stanno dotando di impianti fotovoltaici, avendo abbracciato la transizione energetica sia per questioni etiche che per questioni economiche. Con la regolamentazione attraverso normative UE sull’autoconsumo e le comunità energetiche, il numero di PMI che ha deciso di installare impianti fotovoltaici è cresciuto molto pur trovandoci ancora in una fase embrionale, e nel futuro prossimo saranno sempre di più le aziende che copriranno il loro fabbisogno energetico attraverso fonti rinnovabili  prodotte in autonomia, avendo anche la possibilità di poter scambiare localmente attraverso la configurazione SEU (Sistema Efficiente Utenza) l’energia prodotta in eccesso.
A dare impulso a queste configurazioni ci ha pensato sempre il PNRR che dei 70 miliardi di cui sopra indirizzerà 2,2 miliardi di euro proprio per agevolare la creazione e il consolidamento di comunità sostenibili all’interno delle quali realizzare uno scambio energetico virtuoso, coinvolgendo l’intera popolazione in un cambiamento di paradigma che non può essere più rimandato.

Le soluzioni per le imprese che vogliono convertirsi al fotovoltaico

Molte società che realizzano impianti a energia solare si sono messe a disposizione delle PMI, per supportarle attraverso un’analisi approfondita della tipologia di società e territorio così da suggerire le soluzioni più idonee sia sotto il profilo di fabbisogno energetico sia per quel che riguarda la sostenibilità economica.
Con un impianto fotovoltaico proprio, la PMI oltre a pagare un prezzo per l’energia più basso rispetto alla rete, può ammortizzare i costi di installazione e gestione dell’impianto attraverso la vendita dell’energia autoprodotta in eccesso. Senza contare le ripercussioni positive a livello di branding, stante la rinnovata sensibilità verso le tematiche di salvaguardia del Pianeta sempre più estesa all’interno dell’opinione pubblica.

Rendere questi modelli il più possibile diffusi a livello nazionale è la soluzione migliore per rendere il nostro Paese un luogo dove l’imprenditoria può operare non più in contrasto con l’ambiente circostante ma in un equilibrio sostenibile ottenendo vantaggi sia per il proprio business che per la collettività.

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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