Online dal 2009 - I primi a portare la cronaca sul web
saldi

Saldi, cosa dice la legge italiana e come evitare truffe

I saldi rappresentano un appuntamento fisso e molto atteso per milioni di consumatori italiani, un periodo in cui è possibile acquistare capi d’abbigliamento, accessori, prodotti d’elettronica e per la casa e molti altri articoli a prezzi ribassati.

Tuttavia, dietro l’attrattiva degli sconti, si nasconde un quadro normativo preciso che mira a tutelare i consumatori e a garantire la correttezza delle pratiche commerciali, al quale si aggiunge il rischio sempre dietro l’angolo di incappare in truffe.

La normativa italiana sui saldi

In Italia, la disciplina dei saldi è responsabilità principalmente alle Regioni, che, nel rispetto dei principi generali stabiliti dalla normativa nazionale, ovvero il Codice del Consumo D.Lgs. 206/2005 e delle direttive comunitarie, stabiliscono le date di inizio e fine, nonché le modalità di svolgimento. L’autonomia concessa a livello regionale spiega le leggere differenze che si possono riscontrare tra una Regione e l’altra per quanto riguarda il calendario dei saldi.

Fondamentalmente, come noto, i saldi sono definiti come le vendite di fine stagione a carattere eccezionale, effettuate per lo smaltimento delle merci invendute della stagione precedente o di quelle stagionali che non possono più essere vendute nella stagione successiva. È fondamentale che i prodotti in saldo siano autenticamente “di fine stagione” e che non si tratti di merce vecchia, difettosa o creata appositamente per le vendite promozionali.

Il periodo e la durata dei saldi

Le regole principali stabilite dalla normativa includono innanzitutto i periodi e la durata. Come accennato, ogni Regione determina il calendario preciso dei saldi estivi e invernali, stabilendo le date di inizio e fine. Solitamente, la durata massima dei saldi è fissata intorno ai 60 giorni.

È vietato effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi veri e propri per le categorie merceologiche soggette a saldi, principalmente abbigliamento, calzature e biancheria intima.

La trasparenza del prezzo e della promozione

Un’altra regola fondamentale riguarda la trasparenza del prezzo. Sull’etichetta del prodotto in saldo devono essere indicati in modo chiaro e leggibile il prezzo originale (o prezzo pieno), la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale (prezzo scontato), elementi che consentono al consumatore di verificare immediatamente l’entità del ribasso e la convenienza dell’acquisto. Inoltre, vi è l’obbligo di sostituzione o riparazione: anche i prodotti acquistati in saldo godono delle medesime garanzie previste per qualsiasi altro acquisto. Il venditore è obbligato a sostituire un articolo difettoso o a rimborsare il cliente se il difetto non è riparabile o il prodotto non è sostituibile. La garanzia legale di conformità è di due anni dalla consegna del bene per i beni nuovi, e non meno di un anno per i beni usati e , al riguardo, è importante conservare lo scontrino fiscale come prova d’acquisto.

Infine, per quanto riguarda l’assortimento e la quantità, i commercianti pubblicizzano i saldi con cartelli e vetrine allestite, dovendo essere in grado di dimostrare che la merce in saldo è effettivamente parte dell’assortimento del negozio e non è stata acquistata appositamente per i saldi.

I diritti del consumatore

Conoscere i propri diritti è il primo passo per un acquisto consapevole. Durante il periodo dei saldi, i diritti del consumatore non vengono meno, ma rimangono gli stessi rispetto a qualsiasi altro periodo di vendita.

Diritto alla garanzia legale di conformità

Come detto, il diritto alla garanzia legale di conformità è fondamentale. Se un capo presenta un difetto di conformità, ad esempio una cerniera rotta, una cucitura scucita o un tessuto che si rovina immediatamente senza giusta causa, il consumatore ha il diritto di chiedere al venditore, senza spese, il ripristino della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione. Se questi rimedi non sono possibili o sono eccessivamente onerosi, il consumatore può richiedere una riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto, ovvero il rimborso, denunciando il difetto entro due mesi dalla sua scoperta.

Cambio merce

Il cambio merce per motivi diversi da un difetto, come una taglia sbagliata o un ripensamento, non è un diritto obbligatorio per legge, a meno che il negozio non offra questa possibilità come politica commerciale volontaria. È consigliabile chiedere chiarimenti su questa politica prima dell’acquisto, specialmente durante i saldi, quando spesso i negozi tendono a limitare i cambi. Per far valere i propri diritti, è indispensabile conservare lo scontrino fiscale o qualsiasi altra prova d’acquisto. In caso di problemi, il primo passo è rivolgersi direttamente al venditore. Se non si riesce a trovare una soluzione, ci si può rivolgere alle associazioni dei consumatori, alla Camera di Commercio o, in ultima istanza, alle autorità competenti.

Come evitare le truffe

Purtroppo, il periodo dei saldi può essere terreno fertile per pratiche commerciali scorrette e vere e proprie truffe, ed essere informati e cauti è la migliore difesa.

Prima di tutto, è essenziale verificare la trasparenza del prezzo. Come indicato, la legge impone l’esposizione del prezzo originale, della percentuale di sconto e del prezzo finale, diffidando dai negozi che mostrano solo il prezzo scontato o percentuali di sconto esagerate senza indicare il prezzo di partenza. Un buon metodo è monitorare il prezzo di un articolo desiderato già prima dell’inizio dei saldi.

Occorre poi prestare attenzione alla merce “falsa” in saldo. Alcuni commercianti disonesti potrebbero tentare di vendere merce di bassa qualità, vecchie collezioni o articoli difettosi come se fossero prodotti di fine stagione di pregio e, per questo, si deve controllare attentamente la qualità del capo, considerando che se un affare sembra troppo bello per essere vero, spesso non lo è.

È importante anche stare attenti agli sconti eccessivi e non credibili. Sconti del 70-80% fin dal primo giorno di saldi per merce di alta qualità dovrebbero far scattare un campanello d’allarme. Potrebbe trattarsi di prezzi gonfiati prima dei saldi per rendere lo sconto più appetibile. Al riguardo, bisogna essere cauti con i negozi ambulanti o improvvisati: sebbene non tutti siano disonesti, è più difficile far valere i propri diritti con venditori senza un negozio fisico e quindi è preferibile scegliere quest’ultimi con una reputazione consolidata.

Il caso degli acquisti online

Quando si tratta di acquisti online, è essenziale usare la massima cautela, verificando sempre l’affidabilità del sito, la presenza di contatti, la partita IVA, e le recensioni e controllando attentamente le politiche di reso e le spese di spedizione. In quest’ottica, si devono prediligere metodi di pagamento sicuri.

Inoltre, è fondamentale conservare lo scontrino, la concreta prova d’acquisto, la cui assenza può rendere difficoltoso far valere la garanzia. Infine, non bisogna farsi trascinare dalla fretta. La pressione degli sconti e della folla può portare a decisioni affrettate e, nel periodo dei saldi, è sempre consigliabile prendersi del tempo per valutare il prodotto in questione con accuratezza e confrontare i prezzi, evitando gli acquisti compulsivi.

Pierfrancesco Palattella

Giornalista, Web Writer, Seo copy, fondatore di La Vera Cronaca