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Banco Farmaceutico: donare farmaci a chi non può comprarli

Il nostro paese conosce diversi modelli di solidarietà spesso anche presi, almeno questi, a riferimento in altri contesti; enti del cosiddetto terzo settore che tramite il loro impegno riescono ad aiutare, in vari modi, migliaia di persone che vivono in difficoltà.
Di questo si sta parlando. E tra i tanti soggetti attivi vi è il Banco farmaceutico, che organizza da sempre attività per recuperare farmaci che non vengono usati per poi donarli a persone che non hanno le possibilità economiche di acquistarli.
In particolare tale ente ogni anno organizza la Giornata della Raccolta del Farmaco, durante la quale i cittadini possono donare medicinali che hanno in casa ma che non utilizzano.
Ad appoggiare le iniziative del Banco Farmaceutico ci sono anche diverse aziende che operano nel settore farmaceutico e che, ogni anno, decidono di donare medicinali.

Cos’è il banco Farmaceutico:

Il Banco è un ente che nasce nel 2000 ed inizialmente opera nella sola città di Milano; in pochi anni la sua presenza diventa molto forte a livello nazionale al punto che oggi il banco è presente in oltre cento province.
Nel tempo il modello proposto viene preso come riferimento anche all’estero e, dal 2004, Banco Farmaceutico inizia ad operare oltre i confini nazionali. In particolare l’ente è attiva in Spagna, Portogallo, Asia e in diverse isole latino americane.
La mission del Banco è stata chiara fin dall’inizio: reperire farmaci per quelle fasce di popolazione che hanno difficoltà economiche e non possono permettersene l’acquisto.
Banco Farmaceutico nel tempo ha potuto aiutare un numero sempre più alto di utenti anche perché è andato ad allacciare rapporti con le diverse realtà presenti sul territorio nazionale dando vita a sinergie di vario genere.

Come opera il Banco Farmaceutico?

Banco Farmaceutico poggia la sua attività su una grande schiera di volontari, in particolare quelli che aiutano quotidianamente l’associazione.
Quando si tratta di organizzare iniziative importanti come la Giornata della Raccolta del Farmaco, il numero di volontari cresce in modo esponenziale. Ogni provincia italiana presenta un delegato territoriale che mantiene legami con i vertici dell’ente e che va a coordinare al meglio l’operato dei volontari.
L’opera di Banco Farmaceutico come detto si avvale della cooperazione avviata con le varie aziende del settore farmaceutico con reciproci vantaggi. Il Banco ha potuto incrementare la quantità di farmaci a disposizione per essere donati; mentre le aziende farmaceutiche hanno ricevuto in cambio servizi quali risparmi su costi di distruzione e stoccaggio.

Come donare farmaci che non si utilizzano

Detto che i volontari operano dopo un periodo di formazione piuttosto approfondito, è importante anche evidenziare che nel recupero dei farmaci l’ente segue regole precise.
In particolare vengono recuperati solo farmaci che abbiano ancora un tot di mesi di validità, ovviamente; conservati in confezioni ancora integre; e non già parzialmente utilizzati.
Per la raccolta il Banco si avvale anche della rete di farmacie aderenti, circa 3.600 in tutta Italia, presso le quali i cittadini possono recarsi e donare esclusivamente farmaci senza obbligo di prescrizione, ancora validi in quanto a scadenza e non utilizzati, che decidano di donare.
Sarà poi la farmacia stessa a girare i medicinali al Banco Farmaceutico. Da segnalare che, in 16 anni, la Giornata del Farmaco organizzata dal Banco ha raccolto oltre 4milioni di farmaci per persone bisognose. Un numero non da poco per un servizio sicuramente utile e apprezzabile.

Pubblicato in Focus

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