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Tossicodipendenza: aumentano richieste ai Ser.D, diminuisce il personale

Un nuovo rapporto del Ministero della Salute ha evidenziato una crescente discrepanza tra la domanda di servizi per le dipendenze da sostanze e la capacità del sistema sanitario di rispondere. Nonostante il numero complessivo dei Servizi per le Dipendenze (Ser.D) sia rimasto pressoché stabile negli ultimi cinque anni, il personale dedicato a queste strutture è diminuito del 6%.
Nel 2023, le persone che hanno richiesto aiuto per superare le dipendenze da sostanze come eroina e cocaina sono aumentate in modo significativo. Questo incremento della domanda è avvenuto in concomitanza con una riduzione del personale sanitario specializzato, creando una situazione di emergenza nei servizi dedicati al trattamento delle dipendenze.

I dati del rapporto

I dati del rapporto mostrano chiaramente come il sistema sia sotto pressione. Mentre sempre più persone cercano aiuto, i professionisti che lavorano nei Ser.D si trovano a dover gestire carichi di lavoro sempre più pesanti. Questa situazione rischia di compromettere la qualità dei servizi offerti e di allungare i tempi di attesa per le cure.
L’aumento della domanda di trattamento è legato a diversi fattori, tra cui i cambiamenti nei modelli di consumo di sostanze stupefacenti, l’impatto della pandemia di Covid-19 e le difficoltà socioeconomiche. Inoltre, l’eroina e la cocaina rimangono le sostanze più utilizzate, anche se si registra un aumento dei nuovi consumatori che fanno uso di altre droghe, come la cannabis.

Carenza di personale ai Ser.D

La carenza di personale nei Ser.D ha gravi ripercussioni sulla salute pubblica. Le persone che non riescono ad accedere ai trattamenti adeguati rischiano di sviluppare complicazioni mediche, di commettere reati e di peggiorare la propria condizione di salute mentale.
È urgente intervenire per rafforzare i servizi per le tossicodipendenze e garantire a tutti coloro che ne hanno bisogno un accesso equo e tempestivo alle cure. Sono necessarie nuove risorse economiche per assumere più personale, ampliare l’offerta di servizi e sviluppare programmi di prevenzione efficaci.

Cosa sono i Ser.D e come operano

I Ser.D (Servizi per le Dipendenze) sono strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dedicate alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle persone con dipendenze da sostanze (come alcol, droghe, farmaci) e da comportamenti (come il gioco d’azzardo patologico). Quali servizi offrono i Ser.D?

  • Valutazione e diagnosi: attraverso colloqui e test specifici, gli operatori dei Ser.D valutano la gravità della dipendenza e definiscono un percorso terapeutico personalizzato.
  • Terapia farmacologica: vengono prescritti farmaci specifici per ridurre i sintomi dell’astinenza e il desiderio di consumare la sostanza.
  • Terapia psicologica: vengono utilizzate diverse tecniche psicologiche, come la terapia cognitivo-comportamentale, per aiutare le persone a modificare i pensieri e i comportamenti legati alla dipendenza.
  • Gruppi di auto-mutuo aiuto: i gruppi di auto-mutuo aiuto, come gli Alcolisti Anonimi (AA) o i Narcotici Anonimi (NA), offrono un ambiente di sostegno e condivisione tra persone che condividono lo stesso problema.
  • Assistenza sociale: gli assistenti sociali dei Ser.D aiutano le persone a risolvere le difficoltà legate alla dipendenza, come problemi lavorativi, familiari o legali.
  • Prevenzione: i Ser.D svolgono attività di prevenzione nelle scuole, nelle aziende e nelle comunità di tossicodipendenze per sensibilizzare sul tema delle dipendenze e promuovere stili di vita sani.

Cresce domanda di assistenza, diminuisce offerta posti

Un nuovo rapporto del Ministero della Salute ha evidenziato una preoccupante disparità tra la crescente domanda di assistenza per le dipendenze da sostanze e la capacità dei servizi di rispondere adeguatamente. Nonostante il numero complessivo dei centri di recupero per le dipendenze sia rimasto pressoché stabile negli ultimi anni, il personale dedicato a questi servizi è drasticamente diminuito. Ciò significa che, mentre sempre più persone cercano aiuto per superare problematiche legate a droghe e alcol, gli operatori sanitari si trovano a dover gestire un carico di lavoro sempre più pesante, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dell’assistenza.
I dati del rapporto sono chiari: se nel 2018 i servizi per le dipendenze potevano contare su oltre 6.200 dipendenti, nel 2023 questo numero è sceso a meno di 5.900, registrando un calo del 6%. Parallelamente, il numero di persone che hanno richiesto aiuto è aumentato di circa il 3% nello stesso periodo. Questa situazione crea un circolo vizioso: da un lato, l’aumento della domanda di servizi mette sotto pressione un sistema già fragile; dall’altro, la riduzione del personale rischia di scoraggiare le persone dal cercare aiuto, con conseguenze negative sia per gli individui che per la comunità nel suo complesso.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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