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Disabilità: la legge ‘Dopo di noi’

La sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti delle persone diversamente abili negli ultimi tempi è cresciuta parecchio, come doverosamente è cresciuta l’attenzione politica verso i meno fortunati.
Proprio in questi giorni i parlamentari italiani sono fortemente impegnati con il ddl per il “Dopo di noi”, approvato giovedì al Senato con una larga maggioranza: 181 voti favorevoli, solo 20 contrari e 12 astenuti.
Finalmente l’interesse della legislazione italiana si concentra sul prossimo futuro dei disabili, mettendo in primo piano un aspetto fondamentale come la dignità personale.

Il ddl ‘dopo di noi’

Ora il ddl torna alla Camera per l’approvazione definitiva, ormai davvero molto vicina. Il testo approvato da Palazzo Madama in seconda lettura si pone come obiettivo quello di favorire la completa inclusione sociale e l’autonomia delle persone disabili che restano senza sostegno familiare.
Un disegno di legge ideato dunque per favorire il benessere dei disabili attraverso prestazioni assistenziali su tutto il territorio nazionale, oltre all’istituzione di un Fondo presso il Ministero del lavoro di circa 90 mln per l’anno in corso.
Un passo in avanti importante a tutela delle persone più sfortunate, un ddl che ha opportunamente recepito anche alcuni suggerimenti delle associazioni familiari interessate direttamente alle condizioni delle persone con gravi disabilità e non capaci quindi di provvedere a se stessi al momento della perdita dei propri genitori.
Siamo dunque in dirittura d’arrivo, dal momento che non sono previste altre lungaggini e il ddl a breve dovrebbe incassare finalmente la definitiva approvazione.

Cosa prevede la legge?

Un disegno di legge che nel corso del suo iter ha subito alcune sostanziali modifiche. Dopo le perplessità sollevate in seguito alla prima lettura, infatti, al Senato sono state introdotte alcune importanti novità.
Tra le più rilevanti da segnalare la modifica apportata all’articolo 6 che, contrariamente al testo precedente, ora prevede anche vincoli di destinazione e fondi speciali indicando le modalità di attuazione, le agevolazioni e le esenzioni previste.
In pratica una novità che estende il campo delle agevolazioni previste per sostenere il “Dopo di noi” con beni mobili e immobili. Ma sono tanti gli interventi previsti dal ddl per il “Dopo di noi” in favore delle persone con disabilità gravi senza il sostegno familiare, tra cui:

  • il supporto alla domiciliarità in determinate abitazioni al fine di riprodurre condizioni abitative familiari per limitare il fenomeno dell’isolamento dei disabili;
  • interventi per far fronte alle emergenze attraverso la temporanea permanenza dei disabili in abitazioni extrafamiliari;
  • creazione di alloggi di tipo familiare;
  • programmi volti al miglioramento della gestione della quotidianità e per favorire lo sviluppo di un più alto livello di autonomia;
  • maggiorazione del limite di detrazione Irpef che passa da 530 a 750 euro per le assicurazioni che hanno per oggetto il rischio di morte, nel caso le polizze siano orientate a tutelare i disabili gravi.

Il monitoraggio del ministero del Lavoro:

Opportunamente prevista anche un’attività di monitoraggio, con il ministero del Lavoro e delle politiche sociale chiamato, entro la fine del mese di giugno di ogni anno, a inviare alle Camere una specifica relazione per rendicontare l’impiego delle risorse economiche e fare il punto della situazione in merito all’attuazione degli interventi.
Una dettagliata relazione per capire anche se lo stato di attuazione è in piena sintonia con le previsioni di partenza.

La critica del Movimento 5 Stelle:

Ora non resta che aspettare la definitiva approvazione della Camera e gli sviluppi futuri per valutare con i fatti gli effetti del ddl per il “Dopo di Noi”. La legge, come recita l’articolo 10, entrerà in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Ormai è questione davvero di poco, i nuovi provvedimenti a favore delle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare sono in dirittura d’arrivo, anche se non tutte le forze politiche sono pienamente d’accordo.
Per i parlamentari del Movimento 5 Stelle, infatti, la legge sul “Dopo di noi” favorisce i privati e le fondazioni ed è molto lontana da quanto previsto dalla Convenzione ONU sui diritti dei disabili.

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