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Prendi il posto di una persona con disabilità: la campagna della Fish

Si avvicina la data del 3 dicembre ovvero la giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità e la Fish, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, lancia un’iniziativa interessante.
Una campagna per tentare realmente di venire incontro alle persone con disabilità immedesimandosi nei loro panni per comprendere a fondo come si vive con n handicap. In My Place, questo il nome della campagna con relativo hashtag #INMYPLACE che già sta girando su twitter e la cui traduzione sarebbe qualcosa del tipo ‘al mio posto’ o ‘nei miei panni’.
Ecco l’essenza della campagna lanciata dalla Fish, tentare di immedesimarsi realmente nei panni di una persona costretta a vivere con una disabilità. Scambiarsi di posto per capire cosa si prova.

 

Raccolta di storie di persone disabili:

L’intera campagna è articolata in diverse fasi; nella prima, sono stata raccolte storie e testimonianze dirette di persone con disabilità e dei parenti che vivono con loro.
Centinaia di storie che sono disponibili sul sito www.inmyplace.it e che certificano lo spaccato quotidiano della vita dei disabili italiani. Storie personali raccontate in prima persona, senza filtri, in modo diretto e sintetico per mettere in risalto le difficoltà con le quali si è costretti a convivere, pregiudizi, esclusione sociale, discriminazioni, barriere architettoniche da superare quotidianamente.

 

Prendere il posto di una persona disabile:

Il messaggio della campagna lanciata dalla Fish è più che mai chiaro e incisivo: “Hai mai pensato di prendere il posto di una persona con disabilità?” E questa riguarda la seconda fase della campagna.disabili-e-barriere
Andando sul sito e leggendo tra le centinaia di storie presenti, ciascuno può decidere di adottarne una, magari quella che lo colpisce maggiormente, e condividerla con un semplice click sui proprio profili social andando così, in maniera ideale, a prendere il posto del protagonista della storia.
L’obiettivo è quello di arrivare alla data del 3 dicembre, la giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, con molti scambi di posto andati a buon fine. Solo così, nelle intenzioni dei promotori della campagna, si può pensare di abbattere i muri, soprattutto quelli mentali, che ancora oggi esistono verso i disabili e che si materializzano con pregiudizi e paure.

Pubblicato in Sociale

Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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