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Grillo la dice giusta, poi smarrona. Il tweet omofobo su Vendola

In Grillo alberga uno strano desiderio nichilista. Vendola fa del vittimismo d’accatto e dimentica diciannove anni di vita. Con solo ventinove anni di contributi avrà due vitalizi. Se ha una professione si cerchi un lavoro. Come tutti.
È il difetto di Beppe Grillo: cercare l’applauso sempre e comunque anche con battute grasse. L’ha fatto anche questa volta con Nichi Vendola. Dopo aver denunciato l’indecente vitalizio dell’ex presidente della regione Puglia ritwitta un altrettanto indecente messaggio omofobo. Una vergogna. Meglio, sono due vergogne che si sommano.
Alla fine di questo mese Nichi Vendola, di professione dichiarata giornalista, alla incredibile e venerandissima età di 57 anni percepirà dalla regione Puglia il miserrimo vitalizio di cinquemila euro lordi al mese. Importo che tradotto su base annua, per 13 o forse 14 mensilità, significa 65.00/70.000€. Urca.
Una bazzecola per una bella fetta di italiani e per un bel tot di esodati. E questa è la denuncia che Beppe Grillo ha lanciato su twitter. Giusto, più che giusto.

Pensionati normali e… Nichi Vendola

Grazie alla Fornero, amorevolmente appellata dai colleghi dell’università di Torino la cenerentola del canavese, i normali italici possono percepire la pensione di anzianità a 67 anni o alternativamente smettere di lavorare a 63 anni e 3 mesi ma avendo versato contributi per 42anni e 6 mesi.
Questo quadretto non si attaglia per nulla al Vendola che di anni ne ha molti meno e soprattutto ha versato, si spera, contributi solo per dieci, cioè meno di un quarto di quanto previsto per legge. Nichi Vendola dopo qualche ora risponde al tweet grilliano con una debolissima argomentazione: «rinuncerei se fossi ricco come lui.» Che detto da uno che ha appena ricevuto una indennità di fine mandato pari a198mila euro, ancorché lordi, suona male.
Come a maggior ragione suona male il fatto che il Vendola si dimentichi di aver passato circa diciannove anni della sua vita, dal 1994 al 2013, comodamente assiso sugli scranni della Camera italiana. Anche questi diciannove anni hanno fruttato una buonuscita di fine mandato e fruttano o frutteranno un altrettanto bel vitalizio. In totale quindi il Vendola ha lavorato per ventinove anni e beccherà due vitalizi. Niente male. Dieci anni prima e tredici annualità in meno di contributi. Urca. Di nuovo.

Il tweet galeotto di Beppe Grillo:

Di professione Nichi Vendola si dice giornalista, bene. Ora che non è più alle dipendenze degli italiani e dei pugliesi può darsi da fare per cercarsi un posto di lavoro. Per uno con le sue conoscenze magari non gli verrà difficile. Anche da disoccupato non sarà mai uguale a tutti gli altri disoccupati. Se ne faccia una ragione.vendola
Fin qui avrebbe dovuto arrivare Beppe Grillo e sarebbe stato più che sufficiente. Perché rovinare tutto con delle volgarità? Sembra che in Grillo alberghi un maledetto spirito nichilista che lo porta a smarronare e distruggere quello che ha appena costruito. Come quei bambinetti, 3 o 4 anni, che dopo aver eretto la torre, mattoncino dopo mattoncino, provano il massimo godimento nell’abbatterlo.
Che per quell’età ci sta, dice Donald Winnicott pediatra e psicanalista, Indice di immaturità e infantilismo regressivo se a far la stessa operazione, metaforicamente parlando, è un bambino di 67 anni.
Non solo non è bello è demente. E un geriatra potrebbe preoccuparsi per tale precocità. Per onor di cronaca va aggiunto che il comico genovese ha ritirato il tweet ma è come piangere sul latte versato. Ormai è andato.

Pubblicato in Satira

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Blogger satirico, polemico, dadaista, ghibellino, laico, uomo d'arme e di lettere - Il Vicario Imperiale

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