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Roma: disabili a scuola senza insegnanti di sostegno

Anche quest’anno scolastico parte con molteplici problematiche di carattere organizzativo per quanto riguarda i servizi da offrire a cittadini e studenti; i disabili in particolare, in riferimento a coloro i quali sono iscritti ad un ciclo di studi, dovranno scontrarsi con ulteriori difficoltà.
Dovrebbero essere all’incirca 20mila gli studenti portatori di handicap sui banchi di scuola ma, come anche in passato, gli insegnanti di sostegno continuano a scarseggiare.
Gli insegnanti di sostegno, lo ricordiamo, ricoprono una funzione essenziale di integrazione ed assistenza: istituiti nel 1977 con la legge 517, rappresentano una figura specialistica nel sostegno degli alunni con disabilità.
Anche quest’anno come detto, la loro presenza all’interno degli istituti scarseggia: tra le varie segnalazioni che ci sono pervenute al riguardo, diamo spazio alla vicenda di una scuola situata non lontano dal centro di Roma.
L’ Istituto comprensivo “Via Marco Fulvio Nobiliore” (prende il nome dalla strada che lo ospita) in zona Tuscolana-Don Bosco.

L’ anno scolastico inizia senza insegnanti di sostegno:

In questo istituto, nonostante la necessità l’anno scolastico è iniziato (il 12 settembre) senza insegnanti di sostegno e con i genitori degli alunni costretti a farne le veci. Come ci spiega Barbara Bernardi, vicepresidente del consiglio di Istituto che sta seguendo da vicino la questione: “L’anno scolastico è iniziato nel peggiore dei modi, non c’è che dire. Gli insegnanti di sostegno che il Provveditorato ci aveva accordato sono in fase di accettazione di incarico e di conseguenza  siamo rimasti tutta la settimana senza incaricati.”
Come avete fatto con i ragazzi disabili e senza sostegno?
“Attualmente la situazione è questa: dall’ inizio della scuola le lezioni si sono svolte con i genitori che venivano a cambiare i loro bambini e a dar loro da mangiare, in caso di bambini disabili carrozzati; noi nella nostra scuola ne abbiamo 4 carrozzati gravi con sentenza, ed altri che non hanno sentenza ma hanno disabilità comunque gravi; autismo, sindrome down ecc…. Quindi abbiamo dovuto dare tutta la settimana supporto al personale di assistenza che non può esser adibito a certe mansioni, che spetterebbero invece agli Aec (Assistenti Educativi).”
Qualcuno si sta muovendo per ovviare a questa situazione?
“Il presidente del nostro municipio (il X), Sandro Medici, ci ha mandato una lettera nella quale diceva che lui poteva assicurare il servizio assistenti come pagamento diretto alla cooperativa solamente per i primi 20 giorni di scuola. Chiaramente noi abbiamo sollecitato subito gli assessori alle politiche scolastiche, i quali si sono mossi per quanto hanno potuto nei primi giorni e sono riusciti a trovare, almeno così ci hanno riferito, i soldi per ‘coprire’ il servizio fino alla fine di ottobre.”

I genitori denunciano ai Carabinieri:

Una sorta di ‘toppa’temporanea?
“Il municipio ha cercato di muoversi e ci hanno detto che dalla prossima settimana il servizio dovrebbe essere ripristinato, però solo fino a fine ottobre. Bisognerà mobilitarci noi genitori con l’ausilio del consiglio municipale per andare a trovare dal sindaco i soldi. Eppure il Comune dovrebbe trattare tutti alla stessa maniera, non si capisce perché in alcuni municipi le assistenti ci sono e nel nostro invece no.”
Voi vi state già muovendo?
“I genitori per tutelarsi e anche per fare uscire la notizia, questa mattina (giovedì 15 settembre) si sono recati dai carabinieri ed hanno fatto alcune denunce suddivise in questo modo: i genitori che hanno una sentenza, e quindi hanno comunque il posto di sostegno coperto per tutte le ore disponibili, hanno fatto una denuncia al municipio per richiedere la mancata attribuzione dell’assistente. Quelli che invece non hanno una sentenza, oltre a denunciare il municipio per la mancanza del supporto dell’assistente hanno fatto una denuncia anche alla preside dell’ istituto.”
La preside teoricamente non dovrebbe avere molte colpe. E’ esatto?
“La preside c’entra relativamente, potrà girare questa denuncia al Provveditorato per tentare così di avere il personale di cui necessitiamo; il Provveditorato a sua volta girerà la denuncia al ministero il quale derogherà al Provveditorato stesso il compito di attribuire questi insegnanti per non creare ulteriori problemi.”

Come si svolgeranno le lezioni senza insegnanti:

Tornando nel concreto, come si svolgeranno le lezioni nei prossimi giorni?
“Il problema è che da lunedì i genitori dovranno tornare a fare ciascuno il proprio lavoro e non saranno più disponibili a seguire i bambini; nel nostro caso si creeranno grossi problemi, perché ad esempio questi bambini a pranzo non si sa chi è che li aiuterà a mangiare. Forse saremo costretti a venirli a prendere anche prima dell’orario stabilito, ledendo ulteriormente il loro diritto a studio e integrazione. Questa è una soluzione applicabile per 1 o 2 giorni al massimo, poi si deve trovarne un’altra.”
Di quanti insegnanti di sostegno necessitate attualmente?
“Attualmente i rapporti non vengono rispettati perché a noi, materialmente, mancano posti che non ci sono stati nemmeno assegnati: gli insegnanti attualmente sono 13, ma dovremmo averne almeno 16. Gli altri 3 posti dovremmo averli dal Provveditorato. Noi vorremmo arrivare ad una situazione in cui tutti abbiano garantito il diritto allo studio e all’integrazione.”
Quali disagi si creano all’insegnamento senza la presenza degli insegnanti di sostegno?
“Se io ho un bambino ipercinetico che mi corre nella classe tutto il giorno e non ho un insegnante di sostegno che lo segua è ovvio che devo interrompere per forza la lezione per ristabilire la situazione. Si va così a creare un danno anche per il resto della classe e per la didattica tutta.”
Nella medesima condizione vostra, sembrano esserci anche molti altri istituti. Quale è il vostro pensiero al riguardo?
“Lo sappiamo bene, tanto che noi, in un certo senso, ci siamo mossi in questa maniera e si potrebbe dire che abbiamo fatto da apripista; ci sono tante altre scuole, anche nel nostro stesso municipio, che stanno valutando la possibilità di procedere nella medesima direzione nostra.”

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