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Broker di Forex e rischio privacy per gli utenti

Dalle pagine di questo giornale abbiamo affrontato spesso il tema del forex, mettendone in risalto i molteplici rischi per gli investitori. Uno strumento finanziario che viene promosso in rete con la prospettiva di facili guadagni ma che poi, nel concreto, è più probabile che porti l’utente a perdere quanto investito.
Ebbene il tema dei tanti rischi del forex già è stato sviscerato abbondantemente e rappresenta ormai un solido pilastro in quanto a controinformazione rispetta a ciò che i broker provano a far passare per vero.
Un tema di grande interesse ad esso correlato è quello emerso di recente in riferimento ai rischi per la privacy di chi investe nel forex: i dati personali dei clienti sono protetti?

Broker di Forex e privacy

Una tematica delicata portata alla luce da un comunicato dell’Aduc, l’associazione nazionale a tutela dei consumatori. Ebbene in tale comunicato si legge che su alcune piattaforme i dati dei clienti registrati potrebbero essere a rischio. Nel senso che rischierebbero di essere diffusi anche ad altri.
Quello della privacy in riferimento ai dati personali è un tema molto serio oltre che un diritto fondamentale dell’individuo tutelato da apposite regolamentazioni e da diversi atti normativi tanto italiani quanto europei.
Ebbene la segnalazione dell’Aduc è finalizzata a portare alla luce un potenziale mancato rispetto di tali regole da parte di alcune piattaforme di forex. Da segnalare che i broker online per fare trading sono tantissimi e, come sempre quando la scelta è ampia, si trova un po’ di tutto. Da chi opera nel rispetto della normativa a chi invece è assolutamente fuori legge.
In questo caso qualora fosse vera la segnalazione lanciata nelle scorse ore dall’Aduc, si starebbe parlando di operatori che agisconoin modo totalmente scorretto.

Il trattamento dei dati personali nel Trading Online

I broker di forex sono soggetti che stanno spopolando in rete e il cui numero cresce sempre più. Storie di clienti che hanno investito su questo prodotto e perso i loro soldi sono all’ordine del giorno.
Spesso gli utenti agiscono in totale ignoranza, nel senso che non conoscono minimamente ciò che si stanno apprestando a fare e finiscono con il buttare via un patrimonio. Il tutto a pieno vantaggio delle società di trading, i broker per l’appunto, che si arricchiscono sulla pelle di chi butta via i propri soldi in questo ‘strumento di investimento’.
Ebbene la denuncia portata avanti dalla nota associazione di consumatori si incentra su diverse segnalazioni da parte di utenti che, dopo aver utilizzato alcune piattaforme di trading online, sono state contattate da una persona (la cui identità potrebbe non essere del tutto reale) la quale segnalava la possibilità di recuperare l’intera perdita affidandosi ad un determinato studio legale specializzato.
Come ha potuto questo sedicente cliente essere entrato in possesso dei dati di altri utenti che hanno utilizzato la sua stessa piattaforma? Qui entra in gioco la questione del trattamento dei dati personali nel trading online.

Diffusi i dati personali di clienti di un broker?

Proseguendo nel racconto di quella che potrebbe configurarsi come una truffa, si legge che la giustificazione risiede nel fatto che dopo essersi registrati su una piattaforma di trading online, i dati personali finirebbero tutti all’interno di un database.
Questo contenitore di contatti e indirizzi sarebbe stato acquistato dalla persona che ha portato avanti tutta questa truffa. Se tutto questo fosse vero vorrebbe dire che i dati personali di tanti trader della rete sarebbero stati acquistati a pagamento.
Si parla di nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e indirizzo mail. Se ciò fosse confermato, i dati personali di clienti di un broker di trading online sarebbero nelle mani di utenti che stanno cercando di utilizzarli per monetizzare in altro modo. Come ad esempio con la promessa di recuperare quanto perso in fase di investimento nel forex.
E se l’ipotesi lanciata dall’associazione Aduc dovesse essere confermata, si starebbe parlando di un fattore assolutamente grave oltre che evidentemente illegale.

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Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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