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Immigrazione: la situazione a Roma

La provincia di Roma si attesta come la principale area di immigrazione d’Italia: gli stranieri residenti sono infatti 442.818, il 9,2% in piu’ rispetto al 2009. A renderlo noto è l’ottavo rapporto dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni promosso da Caritas di Roma, Provincia di Roma e Camera di Commercio di Roma, che ha da poco diffuso i dati stimati al 2010.
Se tra il 2001 e il 2010 i residenti stranieri a Roma sono raddoppiati (345.747), nell’hinterland romano il numero e’ triplicato. Al 1 gennaio del 2011 risultano residente nella regione Lazio 542.688 stranieri e per l’81,6% vivono nella provincia di Roma.
I romeni si confermano la prima comunità con oltre 153mila residenti, pari al 34,7% della popolazione straniera, cinque volte il numero dei filippini (poco piu’ di 30mila). Nella graduatoria, seguono i polacchi con oltre 20mila persone, bangladesi (oltre 15mila), ucraini, albanesi e peruviani (ciascuno con piu’ di 14mila unita’).
Tra le altre collettivita’ piu’ ‘recenti’, i cinesi (con oltre 13mila persone) e moldavi (piu’ di 10mila).

 

 

Numeri sugli stranieri a Roma:

I minori di cittadinanza straniera sono 80.089, di seconda generazione 51mila. I nati nella provincia nel 2010 sono 5.802, a fronte dei 3,610 nati a Roma. Nelle scuole della provincia romana studiano 52.249 alunni di cittadinanza straniera con un’incidenza sul totale dell’8,8%. Gli iscritti all’universita’ sono 9.449 con un’incidenza del 4,1%. Le acquisizioni di cittadinanza italiana sono 5.149 nel Lazio di cui 4.066 nella provincia.
Sul fronte lavorativo, gli occupati in provincia sono 235mila, in cerca di occupazione 24.300, con un tasso di disoccupazione del 9,4%. I titolari d’impresa di cittadinana straniera sono 22.508mila. Il 71,5% degli stranieri trova occupazione nei servizi, il 25,4% nell’industria e il 3,1% nell’agricoltura. Forte e’ la concentrazione di stranieri nelle costruzioni, il 19,5% (tra gli italiani solo il 6,5%) e nelle attivita’ di assistenza alle persone e nei servizi sociali (44,8% rispetto al 25,2% tra gli italiani). Secondo gli archivi Inps, questo settore assorbe a Roma oltre un terzo degli stranieri assicurati (35,7%) a fronte di una media nazionale del 17,6%.
Il primo comune per residenti stranieri, dopo la Capitale, e’ Guidonia Montecelio che ne registra 9.323; seguono Fiumicino con 8.066 residenti, Ladispoli e Pomezia (piu’ di 7.000), Tivoli e Anzio (piu’ di 6.500), Ardea, Fontenuova e Velletri (piu’ di 4.700), Monterotondo, Albano Laziale, Nettuno, Marino e Cerveteri (piu’ di 3.000).
Dal punto di vista religioso gli immigrati di Roma sono per il 71,9% di tradizione cristiana (38,6% ortodossi, 26,6% cattolici, 5,8% protestanti e 0,9% altri cristiani), per il 16,9% sono di fede musulmana e per la restante quota sono di credenze diverse o atei o agnostici.

 

Richiedenti asilo e rifugiati a Roma:

Per quanto riguarda, invece, le stime relative all’accoglienza, sarebbero circa 7.000 gli stranieri conteggiati in tal senso nello scorso anno. Nel 2010 sono stati, cioè, 6.855 i richiedenti e titolari di protezione internazionale accolti nella rete Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati: per il 76% uomini e il 24% donne, il 73% ha tra i 18 e i 35 anni di eta’, il 75% sono soli, il 25% ha famiglia e provengono per lo piu’ da Somalia, Eritrea, Afghanistan, Nigeria e Iraq. Sono alcuni dei dati resi noti in occasione della presentazione del Rapporto annuale curato da Anci e Viminale.
Sempre nel 2010, sono stati 180 i bambini e le bambine nati in Italia da una mamma accolta nei progetti Sprar e 253 i minori non accompagnati richiedenti asilo accolti nella rete: si tratta di minori che entrano nel circuito dell’accoglienza in eta’ sempre piu’ giovane e provengono principalmente da Afghanistan, Eritrea, Nigeria, Somalia, Gambia, Ghana e Turchia.
Lo Sprar e’ un sistema capillare e diffuso, con una copertura regionale pari al 95%: i vari progetti territoriali offrono un’accoglienza integrata, superando la mera distribuzione di vitto e alloggio. I servizi predisposti si raccolgono in nove tipologie: assistenza sanitaria e sociale, attivita’ multiculturali, inserimento scolastico, mediazione linguistica e interculturale, orientamento e informazione legale, servizi per l’inserimento abitativo e lavorativo, formazione. Nell’ambito di questi servizi gli interventi erogati nel 2010 sono stati 35.384.

 

Stranieri usciti dallo status di rifugiati:

I beneficiari sono usciti dall’accoglienza prevalentemente dopo aver avviato un percorso di inserimento socio-economico e di autonomia: in particolare dal 2010 le uscite per “integrazione” o per decisione del beneficiario di lasciare l’accoglienza sono state pari al 63%.
Il Lazio nel 2010 ha accolto il 57,8% dei beneficiari Sprar nel centro Italia; la Sicilia e’ la regione con maggiore numero di persone accolte per sud e isole (46,2%), mentre Piemonte (23%) e Liguria (20,04%) lo sono per il nord.
In risposta alla cosiddetta “emergenza Nord Africa”, il Sistema ha messo a disposizione ulteriori 1.500 posti straordinari di accoglienza, per ospitare richiedenti asilo provenienti dalla Libia. Dal primo gennaio al 30 settembre 2011 sono state gia’ accolte 4.856 persone, prevalentemente di sesso maschile (76%) e originari di Afghanistan (14%), Somalia (13%), Eritrea (11%), Nigeria (8%) e Pakistan (6%): i richiedenti asilo rappresentano il 30% degli accolti.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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