In questo articolo parliamo di:
Quello che le persone disabili vorrebbero poter fare:
Ci sono molti desideri che ogni ragazzo disabile sognerebbe di poter realizzare, come ad esempio correre sulla sabbia e poi tuffarsi al mare per farsi un bel bagno; giocare a calcio con gli amici di un’infanzia; aprire lo sportello della macchina alla propria fidanzata e prenderla in braccio per poterla portare a letto, dopo essersi addormentata sul divano.
Cose banali probabilmente, per chi però li vive ogni giorno e non invece per chi non le potrà mai fare. A volte, anche nel poter vedere un bel paesaggio ci si incontrano delle difficoltà, problemi a cui, se solo si volesse, ci sarebbe una soluzione immediata, perché questa volta a crearlo non è stata la vita, bensì l’uomo.
La storia di Christian:
A raccontarci le sue difficoltà, è Christian Durso un ragazzo disabile che vive da circa 5 anni ad Anacapri. La sua isola riserva paesaggi spettacolari, in cui lui vorrebbe potersi perdere per ore ad ammirare tanta bellezza, se solo gli fosse concesso. Per arrivare al panorama di cui stiamo parlando il giovane deve attraversare quello scivolo così ripido e pericoloso, troppo pendente perché sono stati aggiunti dei gradini. E poi una volta arrivato al Belvedere Migliera gli tocca guardare il tutto da lontano perché quei pochi gradini gli impediscono di avvicinarsi. Lui ricorda ancora quando da piccolo, con le sue poche forze, quei pochi scalini, era ancora in grado di superarli. Ed oggi vorrebbe poter rivivere quella stessa sensazione, di un bambino spensierato e felice. Dopo anni di sollecitazioni senza avere nessuna risposta, ha esporto denuncia ai Militari ma nonostante ciò il problema ancora persiste.
Voglio anche io poter arrivare sulla terrazza per vedere il mare
“Nessuno dovrà più permettersi di dire che un motivo valido per cui io debba andare in quel posto in realtà non ci sia” afferma Christian.
“In realtà io sostengo tutt’altro, perché penso che nessuno mi possa privare di un regalo che la natura decide di farmi. Perché anch’io voglio arrivare al belvedere senza dover correre nessun rischio, ed anch’io una volta arrivatoci voglio potermi affacciare sul mare. Anch’io voglio avere il diritto di poter far conoscere il Belvedere a Carmen, una mia amica che è anch’essa su una sedia a rotelle, e poter guardare insieme un tramonto. Voglio affacciarmi su quel mare e potermi perdere nell’orizzonte, quell’orizzonte che mi fa sognare, pensare e sperare. Voglio affacciarmi e vedere i gabbiani che volano lontano fino a perdersi nell’orizzonte, voglio poter sognare di essere uno di loro, immaginando il vero senso di libertà e sperando di poterlo avere anch’io un giorno.”
E sì, la vita avrà anche scelto di “tagliare” l’uso delle gambe a Christian, ma nessuno potrà mai “tagliargli le ali”.
Carmelina Nicita, Christian Durso