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Italia, amore mio

Un lettore, il sig. Marco Trevisani, ci scrive protestando energicamente per la canzone ” Italia, amore mio ” presentata al festival di Sanremo dal trio ” Pupo- Emanuele Filiberto- Luca Canonici ” che si caratterizza, secondo lui, da un testo poco attinente con l’amore che si può provare per la propria terra. Allega al messaggio che ci ha inviato, il testo di un’opera musicale precedente, composta da un suo parente circa 65 anni fa, assicurandoci trattarsi di un’originale registrato in tutti gli appositi archivi pubblici. Non essendo noi degli  esperti del settore in oggetto, lasciamo ai lettori ogni valutazione del caso. Ecco il testo inviatoci:

 

 

ITALIA, AMORE MIO

Caro Papà e tutti miei cari di famiglia e
parenti,                                         
dalla soglia della morte vi scrivo queste mie ultime parole.
Il mondo e l’intera umanità mi è stata avversa. Dio mi vuole con
sé.                        
Oggi 10 febbraio, il tribunale militare tedesco mi condanna.
Strappa le mie carni che tu mi avevi fatto dono, perché hanno sete di
sangue.               
Muoio contento perché lassù in cielo rivedrò la mia adorata mamma.
Sento che mi chiama, mi vuole vicino come una volta, per consolarmi della mia
dura sorte. Non piangete per me, siate forti, ricevete con serenità queste mie
parole, come io sentii la mia
sentenza.                                            
Ore mi separano dalla morte, ma non ho paura perché non ho fatto del male a
nessuno; la mia coscienza è
tranquilla.                                          
Papà, fratelli e parenti tutti, siate orgogliosi del vostro Bruno che muore
innocente per la sua
terra.                                                                   
Vedo le mie care sorelline Ida ed Edda che leggono queste ultime mie parole:
le vedo così belle come le vidi l’ultima volta, col loro dolce sorriso.
Forse qualche lacrima righerà il loro volto. Dà loro coraggio, tu Guido, che
sei il più vecchio.
Quando finirà questa maledetta guerra che tanti lutti ha portato in tutto il
mondo,
se le possibilità ve lo permetteranno fate che la mia salma riposi accanto a
quella della mia cara mamma.
Guido abbi cura della famiglia, questo è il mio ultimo desiderio che ti chiedo
sul punto di morte
Auguri a voi tutti miei cari fratelli, un buon destino e molta felicità.
Perdonatemi tutti del male che ho fatto. Vi lascio mandandovi i miei più cari
baci.
Il vostro per sempre

Bruno Parmesan

 

 

Notizie sull’autore:
( Di anni 19 – meccanico tornitore – nato a Venezia il 14 aprile 1925 -. Partigiano nel Battaglione “Val Meduna”, 4^ Brigata, I Divisione delle Formazioni Osoppo-Friuli -. Catturato nel gennaio 1945 a Meduno (Udine), in seguito a delazione, per opera di militi delle Brigate Nere -. Processato il 2 febbraio 1945 dal Tribunale Militare Territoriale tedesco di Udine -. Fucilato alle ore 6 dell’11 febbraio 1945, contro il muro di cinta del cimitero di Udine, con Gesuino Manca ed altri ventidue partigiani).

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Scritto da

La Vera Cronaca, giornale online libero e indipendente

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