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I nomi dei 73 che andranno al Parlamento Europeo

Le elezioni europee sono terminate e si apre ora il momento del dibattito: a tenere banco, ovviamente, la vittoria schiacciante del Pd targato Renzi con un risultato che mai si era avverato; la debacle parziale di partiti quale Fratelli di Italia – An e quella totale di Monti & co. L’arretramento del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, il crollo di Forza Italia del condannato Berlusconi e il salvataggio in extremis di Lega, Ncd e Lista Tsipras chiudono il cerchio.
Ebbene è tempo di bilanci e di commenti tra chi esulta e chi invece si lecca le ferite: ma a giochi fatti, chi sono i 73 esponenti italiani che andranno a sedere al parlamento europeo prendendo tra l’altro uno stipendio niente male che tra rimborsi, parte fissa, gettone di presenza e rimborso spese per viaggi può arrivare ben sopra i 15mila euro mensili? Andiamoli a conoscere uno per uno.

Gli eurodeputati del Pd:

Iniziamo dai vincitori del Pd: andranno in Europa Simona Bonafè, una delle ‘donne immagine’ del gruppo Renzi; ha raccolto il record di preferenze annunciando di volersi dimettere da parlamentare italiana per seguire la sua missione in Europa. Vedremo.
Con lei Alessia Mosca, il ‘vecchio’ Sergio Cofferati (segretario Cgil per quasi 10 anni), Mercedes Bresso (già presidente della Provincia di Torino prima, della Regione Piemonte poi e già eurodeputata), Patrizia Toia, Antonio Panzeri, Renata Briano, Luigi Morgano, Brando Benifei, Daniele Viotti.
Seguono Alessandra Moretti, ovvero la risposta Pd a Lara Comi (ma solo perchè Lara Comi è la risposta FI ad Alessandra Moretti); Flavio Zanonato già ministro dello sviluppo economico del governo Letta: Cècile Kyenge, che da (contestata) ‘ministra’ per l’integrazione avrebbe dovuto cambiare tutto ma non ha cambiato nulla; Paolo De Castro, Isabella De Monte, Elly Schlein, Damiano Zoffoli.
E poi David Sassoli, ex mezzo busto dei tg rai che al parlamento europeo è ormai dai casa;  Enrico Gasbarra, un altro che di cariche ne ha collezionate un bel po’. Goffredo Bettini, residuato del Pci; Nicola Danti, Silvia Costa, Roberto Gualtieri, Gianni Pittella, Pina Picierno, ovvero quella che con 80 euro fa la spesa per 2 settimane; Elena Gentile, Massimo Paolucci, Andrea Cozzolino, Nicola Caputo, Renato Soru (fondatore di Tiscali ed ex presidente della regione Sardegna), Caterina Chinnici.

Quelli del Movimento 5 Stelle:

Ben più anonimi, o almeno sconosciuti, quelli del M5S: sono Tiziana Beghin, Marco Valli, Eleonora Evi, Marco Zanni, David Borrelli, Marco Affronte, Giulia Gibertoni, Laura Agea, Fabio Castaldo, Dario Tamburrano, Bianca Maria Zama, Isabella Adinolfi, Laura Ferrara, Rosa D’Amato, Daniela Aiuto, Ignazio Corrao, Giulia Moi.

Gli ‘europei’ di Forza Italia:

Sono in 13 gli esponenti di Forza Italia che andranno al Parlamento Europeo: si tratta di Giovanni Toti, il nuovo delfino di Berlusconi (dopo che i precedenti delfini hanno fatto tutti una brutta fine); Lara Comi di cui si è già detto sopra a proposito di Alessandra Moretti dato che le due viaggiano spesso a braccetto, anche nelle ospitate televisive; Alberto Cirio, Stefano Maullo; Elisabetta Gardini, l’ex attrice e conduttrice televisiva da tempo salita (o scesa, fate voi) in politica.
E poi Remo Sernagiotto; l’esperto di Europa Antonio Tajani, la coreografica e folkloristica Alessandra Mussolini; il fedelissimo berlusconiano Raffaele Fitto, Aldo Patriciello, Fulvio Martusciello, la bella Barbara Matera ex letteronza (o letterina), Salvatore Domenico Pogliese.

Lega Nord, Nuovo Centrodestra, Tsipras:

La Lega Nord porterà a Bruxelles Matteo Salvini, segretario di partito (chissà se nei corridoi di Bruxelles rivolgerà parola alla Kyenge); Gianluca Buonanno, Angelo Ciocca e Flavio Tosi, il sindaco sceriffo di Verona che ha però dichiarato di voler restare a fare il primo cittadino (al suo posto la Bizzotto).
Per il Nuovo Centrdestra eletti Maurizio Lupi, l’uomo per tutte le stagioni; Giovanni La Via; Lorenzo Cesa ex Democrazia Cristiana che ci sta sempre bene.
La lista Tsipras vede vincitori Moni Ovadia, attore, drammaturgo scrittore italiano nato in Bulgaria; e Barbara Spinelli, giornalista e scrittrice. Entrambi tuttavia rinunceranno al seggio per far posto a chi dopo di loro.

I ‘trombati’ eccellenti:

Tra chi non ce l’ha fatta ci sono nomi piuttosto eccellenti; almeno in quanto a fama. Da Clemente Mastella, non esattamente il nuovo che avanza, a Cecchi Paone e Licia Ronzulli passando per La Russa (chissà se si taglierà la barba), Giorgia Meloni, Iva Zanicchi (che ‘minaccia’ di lasciare la politica), Giovanni Galli, ex portiere di calcio. Loro almeno ce li siamo risparmiati.

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Scrittore, giornalista, ricercatore di verità - "Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi..."

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