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Chivasso: indossa il niqab, denunciata

È di poche ore fa la notizia di una donna egiziana denunciata a Chivasso, in provincia di Torino, perché passeggiava con il volto coperto dal niqab, il  velo della tradizione islamica che lascia scoperti soltanto gli occhi.
Il nome della donna vittima dell’episodio risulta adesso iscritto nel registro degli indagati della Procura per violazione della legge Reale del 1975, che proibisce di indossare caschi o altri copricapo che “rendano difficoltoso il riconoscimento” in luoghi pubblici, di conseguenza anche il niqab. 
L’iniziativa e’ stata presa dai Carabinieri a Chivasso, un popoloso comune a una ventina di chilometri dal capoluogo piemontese.
La donna, di circa quarant’anni e regolare, dopo esser stata fermata mentre passeggiava con il marito ha esibito una regolare carta d’identità rilasciata dal comune di Chivasso, che tuttavia non le è servito ad evitare di essere denunciata.

 

 

Divieto di usare caschi e copricapo vari:

I militari infatti hanno fatto rapporto alla procura poichè la donna aveva il viso completamente coperto dal niqab, che dalla descrizione dei carabinieri risulta essere un velo integrale di colore scuro con due piccoli riquadri che lasciavano scoperti solo gli occhi.
La legge 155 del 1975 è stata emanata all’epoca degli anni di piombo ed è nota come “legge Reale”; contiene “disposizioni sull’ordine pubblico” quali ad esempio il divieto per l’uso di caschi o di altri copricapo che rendano “difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico senza giustificato motivo”.
I magistrati, coordinati dal pubblico ministero Raffaele Guariniello, stanno esaminando la giurisprudenza in questione non senza difficoltà; non risultano infatti essere numerosi i precedenti di questo tipo.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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