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Montascale e mini ascensori per disabili: regolamentazione negli edifici

Montascale e mini ascensori sono strumenti indispensabili per abbattere le barriere architettoniche e consentire ai disabili una migliore fruizione degli spazi all’interno di un edificio.
Nasce tutto dalla Legge n. 13 del 1989 denominata “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati“. Con quella legge si andò a fare in modo di garantire la mobilità interna ed esterna da un edificio privato anche per persone con patologie e disabilità tali da rendere difficoltoso anche soltanto salire le scale.
Dopo l’emanazione della legge ci hanno pensato diverse sentenze, come sempre accade, a ridefinire i contorni della normativa dandogli un quadro concreto di attuazione. L’accesso agli edifici ad esempio, dovrebbe essere garantito a tutte le persone disabili o portatrici di handicap anche se lì non risiedono abitualmente.
Un quadro normativo che ha portato con sé l’esigenza di andare a ridiscutere anche, in sede dei singoli condomini, modalità di ricorso a strumenti quali montascale e mini ascensori.

Il ruolo del condominio per installare questi strumenti

Su tutte, l’introduzione di questi supporti deve essere approvata dalla maggioranza dell’assemblea del condominio, in prima o in seconda convocazione. Nel caso in cui il condominio si rifiuti di accettare le delibere assembleari, la persona potatrice di handicap può provvedere a proprio carico all’installazione di un montascale o di un mini ascensore.
I supporti per disabili pensati per abbattere le barriere architettoniche negli edifici sono diversi: non si parla solo di montascale e di mini ascensori, ma anche di piattaforme elevatrici, servoscale portacarrozzella e altri supporti che possono essere anche personalizzati per venire incontro alle richieste di ciascuno.
Gli impianti per l’abbattimento di barriere architettoniche possono essere quindi molteplici; e in base alla normativa attuale possono essere acquistati anche usufruendo di agevolazioni fiscali.

Agevolazioni fiscali

Proprio come per altri supporti sanitari per disabili, anche montascale e mini ascensori possono essere acquistati usufruendo di agevolazioni fiscali per ristrutturazioni abitative e per l’abbattimento di barriere architettoniche.
La detrazione ai fini Irpef per questi strumenti è stata portata dal 36% al 50% consentendo quindi, a chi decidesse di installarli, di rientrare della metà esatta della spesa. Questa agevolazione è stata per ora garantita fino al 31 dicembre 2017.
Più nello specifico, dall’imposta lorda il contribuente potrà detrarre il 50% della spesa sostenuta fino ad un massimale di 96.000€ per singola unità immobiliare: una misura che è stata introdotta in data 26 giungo 2016.

Installazione di montascale e presidi per disabili

La legge attuale prevede che con l’installazione di montascale e mini ascensori per disabili negli edifici privati non si debba in alcun modo andare a pregiudicare stabilità e sicurezza dell’edificio né a minarne il decoro architettonico. Si deve quindi continuare a garantire agli altri condomini la fruizione degli spazi comuni.
Per i montascale e per i mini ascensori per disabili presenti oggi sul mercato non si rende necessaria alcuna opera muraria, il che viene incontro a tale esigenza. Solitamente per interventi di questi genere le rotaie vengono fissate ai gradini o alle pareti delle scale con sistemi di ancoraggio senza andare a dover smurare nulla.
Anche per il collegamento elettrico alla rete, quello che consentirà poi all’apparecchio di funzionare, è sufficiente una presa classica di corrente e non occorre quindi intervenire drasticamente.
In sostanza oggi, interventi di questo tipo sono diventati piuttosto leggeri. Motivo per il quale non è necessario richiedere permessi o autorizzazioni vari ai singoli comuni, ma si deve soltanto inoltrare una comunicazione di inizio lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

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Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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