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Smart working in Italia, il futuro sempre più da remoto

Il lavoro da remoto si conferma una realtà sempre più radicata nel panorama lavorativo italiano. Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nel 2025 si prevede un ulteriore aumento del numero di “smart workers”, che potrebbero toccare i 3,7 milioni. Un dato che dimostra come, dopo l’esperienza della pandemia, gli italiani abbiano apprezzato la flessibilità offerta dal lavoro agile e siano sempre più restii a rinunciarvi.

Un desiderio condiviso dai lavoratori

La possibilità di lavorare da remoto è diventata un vero e proprio punto fermo nelle richieste dei lavoratori. Se le aziende dovessero decidere di tornare a modelli lavorativi tradizionali, con una presenza obbligatoria in ufficio, ben 7 italiani su 10 sarebbero pronti a protestare. Un quarto, addirittura, valuterebbe seriamente di cambiare lavoro. A riprova di ciò, molti lavoratori si dichiarano disposti a negoziare un aumento di stipendio o una maggiore flessibilità oraria pur di mantenere la possibilità di lavorare da remoto.

Le aziende si adeguano

Anche le aziende stanno gradualmente comprendendo i benefici dello smart working e si stanno adeguando a questa nuova modalità di lavoro. Le grandi imprese, in particolare, sono in prima linea nell’implementazione di politiche di smart working, coinvolgendo un numero sempre crescente di dipendenti. Tuttavia, anche le piccole e medie imprese e la pubblica amministrazione stanno investendo in questo settore, seppur con ritmi più lenti.

Un futuro incerto per le PMI

Nonostante i progressi fatti, permangono ancora delle criticità. Le piccole e medie imprese, in particolare, sembrano faticare ad adottare modelli di lavoro agile, con un numero di lavoratori da remoto in leggera diminuzione rispetto agli anni precedenti. Questo dato potrebbe essere spiegato da una serie di fattori, tra cui la difficoltà di gestire i processi lavorativi a distanza, la mancanza di infrastrutture adeguate e una cultura aziendale ancora troppo ancorata ai modelli tradizionali.

I vantaggi dello smart working

I vantaggi dello smart working sono ormai ampiamente riconosciuti: maggiore produttività, riduzione dei costi aziendali, miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita privata. Tuttavia, per garantire il successo dello smart working è fondamentale che le aziende investano nella formazione dei dipendenti, nella creazione di strumenti di collaborazione efficaci e nella definizione di chiare regole e procedure.

In conclusione, il futuro del lavoro sembra sempre più orientato verso una maggiore flessibilità e autonomia. Lo smart working rappresenta una grande opportunità per le aziende e per i lavoratori, ma è fondamentale che questa transizione avvenga in modo graduale e consapevole, tenendo conto delle specificità di ogni settore e di ogni realtà aziendale.

Pubblicato in Focus

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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