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I prodotti di bellezza e cosmesi: guida all’acquisto

Rappresenta uno dei settori più in salute all’interno di una quadro generale del mercato caratterizzato da una forte crisi. Tra tanti fattori negativi il settore della cosmesi sembra sostanzialmente tenere botta e sopravvivere ad ogni avversità.
Per capire la portata di questo mondo è sufficiente citare un dato: nel 2016, quindi parlando dello scorso anno, il settore della cosmetica e dei prodotti di bellezza è riuscito a incassare oltre 10 miliardi di euro. E una spinta enorme è arrivata in questo senso dal web, visto che in Italia le vendite online di cosmetici sono in grande crescita così come in generale il dato relativo agli ecommerce.
A soffiare sul vento del settore dei prodotti di bellezza vi è anche un altro fattore: lo sdoganamento del comparto, che un tempo era appannaggio esclusivo delle donne e che invece da alcuni anni vede anche gli uomini spendere, e neanche poco, nell’acquisto di prodotti per il corpo.

Come scegliere cosmetici e prodotti di bellezza

E allora in un settore, quale quello della cosmesi, così diffuso, diventa fondamentale sapersi orientare e muovere. L’offerta d’altra parte è massiccia e se questo da un lato è un fattore positivo, dall’altro porta problematiche e criticità.
Come orientarsi nella scelta di prodotti di bellezza? A fornire una guida con relativi consigli ci ha pensato di recente l’associazione per la tutela dei consumatori Altro Consumo che ha stilato un vademecum per chi acquista prodotti cosmetici di bellezza.
Prima di tutto, quanti sono questi prodotti? Si parla di una scelta ampia che contempla dai deodoranti alle creme passando per shampoo e prodotti per capelli in genere.
La tendenza è quella di ricorrere sempre più a prodotti naturali: anche i grossi marchi hanno fiutato questa moda e si stanno adeguando. Non ultimo in ordine di tempo, la linea di prodotti per capelli Kerastase che ha lanciato sul mercato una serie di lozioni di origine naturale, rispettose dell’ambiente e solidali.
Parole che spesso vengono utilizzate per descrivere prodotti cosmetici di bellezza; talvolta anche a sproposito, più per politica di marketing che per altro.

Cosmetici realmente bio

Nella realtà spesso le cose sono profondamente diverse e si finisce per far passare come bio qualcosa che, invece, bio non lo è. Ne avevamo parlato in passato, in riferimento alle certificazioni biologiche dei prodotti cosmetici sottolineando come spesso si faccia confusione e si tenda a ingannare il consumatore finale utilizzando termini non consoni alla realtà.
Nel concreto è quasi impossibile che esista un prodotto bio al 100% visto che tutti presentano al proprio interno sostanze di sintesi pur contenendo ingredienti derivati da agricoltura biologica certificata.
Questo per ciò riguarda il discorso dei prodotti di bellezza bio; che comunque si sposa a pieno con quanto sopra detto e con l’esigenza di fornire una serie di consigli per chi acquista cosmetici.
Ed è proprio sugli ingredienti che si focalizza la guida di Altro Consumo cui si faceva riferimento.

Cosa contengono i cosmetici sul mercato?

Secondo tale guida, i cosmetici presenti sul mercato sarebbero perlopiù sicuri in quanto composti da ingredienti che non presentano criticità. Questo in linea generale. Perché poi nello specifico ci sono anche prodotti di bellezza non propriamente raccomandabili a causa della presenza di alcuni elementi ‘sospetti’.
Tra i prodotti di bellezza di uso quotidiano ve ne sono infatti diversi che presentano ingredienti potenzialmente dannosi per la salute; sostanze nocive per l’organismo come gli interferenti endocrini o altre componenti cancerogene.
Quando si acquista si dovrebbe sempre consultare a fondo l’etichetta con la lista degli ingredienti così da evitare di incappare in potenzialo rischi. Il tutto senza farsi prendere troppo dal panico alimentato negli ultimi periodi da campagne tese, forse anche volutamente, a magnificare le doti di prodotti bio, 100% naturali, vegani e chi più ne ha più ne metta.
Tendenza sempre più marcata che va, come ovvio, a notevole vantaggio di questi settori commerciali che ormai da tempo fanno affari d’oro.

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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