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Scadenze fiscali 2025, le date dell’Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate

Con l’approssimarsi della primavera del 2025, il panorama fiscale italiano si prepara a un momento cruciale per milioni di contribuenti: sono tante le novità, vediamo le principali.

Introduzione dichiarazione redditi precompilata

Questo strumento, divenuto ormai una consuetudine nel rapporto tra cittadini e fisco, si presenta quest’anno con tempistiche ben definite e alcune significative novità, mirate a semplificare ulteriormente un adempimento spesso percepito come complesso e oneroso.
A partire dal pomeriggio del 30 aprile, i contribuenti avranno la facoltà di accedere e prendere visione dei modelli dichiarativi che l’Agenzia delle Entrate ha meticolosamente predisposto. Questi modelli contengono un vastissimo patrimonio di informazioni, frutto di un’intensa attività di raccolta e incrocio dati che ha coinvolto oltre 1,3 miliardi di singole voci. Tale mole di dati proviene non solo dagli archivi dell’amministrazione fiscale stessa, ma anche da una rete capillare di soggetti esterni, tra cui spiccano i datori di lavoro, gli istituti bancari e le farmacie, ognuno dei quali ha contribuito a fornire un quadro il più completo e dettagliato possibile della situazione reddituale e fiscale di ciascun cittadino.
L’obiettivo primario di questa imponente operazione è, senza dubbio, quello di alleggerire il carico burocratico sulle spalle dei contribuenti, offrendo loro una base di partenza già compilata che possa rendere il processo di dichiarazione dei redditi per la stagione fiscale 2025 più agevole, rapido e, auspicabilmente, meno stressante.

Invio telematico a partire dal 15 maggio

Tuttavia, è fondamentale sottolineare una distinzione temporale significativa nel processo di interazione con la precompilata. Sebbene la consultazione dei modelli sarà accessibile a partire dal 30 aprile, la possibilità di intervenire attivamente sui dati, apportando modifiche, integrazioni o conferme, e di procedere con l’invio telematico della dichiarazione sarà consentita solo a partire dal 15 maggio. Questa finestra temporale di circa due settimane tra la consultazione e l’operatività effettiva offre ai contribuenti il tempo necessario per esaminare con attenzione le informazioni precaricate, verificarne l’accuratezza e raccogliere eventuale documentazione aggiuntiva necessaria per integrare o correggere i dati presenti.

Il modello 730 semplificato

Anche per la dichiarazione dei redditi relativa al 2025, si rinnova la possibilità di optare per il modello 730 semplificato, una modalità che ha riscosso un notevole successo già nell’anno precedente, quando è stata scelta da oltre la metà dei contribuenti. Il punto di forza di questa opzione risiede nella sua capacità di guidare l’utente attraverso il processo dichiarativo in maniera intuitiva e con un linguaggio chiaro e accessibile, evitando l’ostacolo rappresentato dalla compilazione di quadri complessi, righi specifici e codici fiscali spesso enigmatici per i non addetti ai lavori. Il sistema stesso si fa carico di orchestrare i dati, traducendo le informazioni in un formato comprensibile e facilitando così la fase di invio, che si prospetta più spedita e con un ridotto margine di errore.

Informazioni relative all’abitazione

Scrutando più nel dettaglio i contenuti che i contribuenti troveranno precompilati nei loro modelli dichiarativi, emerge una particolare attenzione da parte dell’Agenzia delle Entrate verso alcune aree di interesse primario. Un’ampia sezione è dedicata alle informazioni relative all’abitazione, un elemento centrale nella vita di molti italiani e spesso fonte di adempimenti fiscali specifici. In questa sezione, denominata significativamente “casa”, saranno già presenti dati cruciali come la rendita catastale dell’immobile, informazioni relative a eventuali contratti di locazione in essere e gli importi relativi agli interessi passivi sui mutui ipotecari contratti per l’acquisto dell’abitazione principale.

Spese deducibili e detraibili sostenute

Parallelamente, un’altra sezione di fondamentale importanza è quella dedicata alle “spese sostenute”. In questa area, i contribuenti potranno verificare l’inserimento di una vasta gamma di oneri detraibili o deducibili, tra cui spiccano le spese sanitarie, per le quali, come vedremo, è stata raccolta una mole impressionante di dati. L’obiettivo è quello di fornire un quadro il più completo possibile delle spese che possono dare diritto a una riduzione dell’imposta dovuta, facilitando così l’individuazione di eventuali benefici fiscali spettanti.

I dati sul nucleo familiare

Un ulteriore elemento di semplificazione e di precompilazione riguarda i dati relativi al nucleo familiare del contribuente. Nella sezione specificamente dedicata alla “famiglia”, saranno precompilate le informazioni concernenti il coniuge e i figli a carico. Questa automatizzazione mira a snellire la fase di inserimento di dati anagrafici e di parentela, riducendo il rischio di errori e omissioni.
Una volta che il contribuente avrà avuto modo di verificare con attenzione tutte queste informazioni precaricate e, se necessario, di apportare le opportune modifiche o integrazioni, sarà il sistema informatico stesso a farsi carico di popolare automaticamente i quadri rilevanti all’interno del modello dichiarativo. Questo meccanismo di interconnessione tra le diverse sezioni del modello e l’automazione del riporto dei dati rappresenta un significativo passo avanti verso una dichiarazione dei redditi sempre più “intelligente” e capace di ridurre al minimo l’intervento manuale del contribuente, con conseguenti benefici in termini di tempo risparmiato e di riduzione della probabilità di commettere errori di compilazione.

Le scadenze 2025

Per quanto concerne le scadenze entro le quali i contribuenti dovranno adempiere all’obbligo dichiarativo, il termine ultimo per l’invio del modello 730 è fissato al 30 settembre 2025. Questa data rappresenta un punto di riferimento cruciale per la maggior parte dei lavoratori dipendenti e pensionati che scelgono questa modalità semplificata di dichiarazione.
Diversamente, per coloro che presenteranno il modello Redditi, un modello più complesso e generalmente utilizzato da lavoratori autonomi, professionisti e titolari di partita IVA, la scadenza è posticipata al 31 ottobre 2025. Le modalità operative per l’invio telematico delle dichiarazioni sono state formalizzate in un provvedimento specifico emanato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone. In linea con gli anni precedenti, l’amministrazione fiscale metterà a disposizione dei contribuenti un ventaglio di strumenti e canali per completare e trasmettere la dichiarazione in maniera agevole e sicura.

Strumenti peragevolare l’invio della dichiarazione

Tra questi, spiccano l’accesso diretto al portale online dell’Agenzia delle Entrate tramite credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), l’utilizzo di software dedicati forniti dall’Agenzia stessa o da terzi, e la possibilità di avvalersi dell’assistenza di intermediari abilitati, come i CAF (Centri di Assistenza Fiscale) e i professionisti (commercialisti, consulenti fiscali), che possono supportare i contribuenti in tutte le fasi del processo dichiarativo, dalla verifica dei dati all’invio telematico.

Dati ricevuti dal Fisco per il 2025

Analizzando la poderosa mole di dati che il Fisco ha ricevuto ed elaborato per popolare le dichiarazioni precompilate del 2025, si raggiunge la cifra impressionante di 1.298.784.152 informazioni. Questa cifra dà la misura dell’ampiezza e della complessità dell’attività di raccolta e gestione dei dati posta in essere dall’amministrazione finanziaria. Tra le diverse categorie di informazioni trasmesse, spiccano per volume le spese sanitarie, con oltre un miliardo di documenti fiscali pervenuti.
Questo dato evidenzia la capillare tracciabilità delle spese mediche e farmaceutiche, elemento cruciale per la fruizione delle detrazioni fiscali in questo ambito. Seguono, per numerosità, i premi assicurativi, con oltre 98 milioni di dati, le certificazioni uniche (CU) relative ai redditi da lavoro dipendente e autonomo, che si attestano a quasi 75 milioni di unità, e i bonifici bancari relativi a interventi di ristrutturazione edilizia, che superano i 10,5 milioni. Quest’ultimo dato è particolarmente significativo in quanto testimonia l’importanza degli incentivi fiscali nel settore dell’edilizia e la loro incidenza sul flusso di informazioni gestite dal Fisco.

Il boom dei dati sulle ristrutturazioni

Un aspetto di particolare rilievo per la dichiarazione precompilata del 2025 è rappresentato dal notevole incremento di alcune tipologie di dati rispetto all’anno precedente. In primo luogo, si registra un vero e proprio boom nel settore delle ristrutturazioni condominiali, con quasi 7,5 milioni di dati trasmessi, segnando un aumento del 32% rispetto al 2024. Questo incremento potrebbe essere attribuibile a una maggiore consapevolezza dei benefici fiscali l

Pierfrancesco Palattella

Giornalista, Web Writer, Seo copy, fondatore di La Vera Cronaca

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