Seguici su:

Archivio Notizie

Letto 4976 Volte
Condividi

Arriva il vestito 3D: a provare abiti sarà un body avatar

Basta file davanti ad affollatissimi camerini, niente drammi per una taglia che non si trova sullo stand o in magazzino e finalmente mai più abiti troppo stretti o troppo larghi.
Sembra impossibile? Rischia di non esserlo. Il proliferare di negozi online di abiti, calzature e accessori sta lentamente ma inesorabilmente rivoluzionando il mercato della moda.
La comodità di vedersi recapitare direttamente a casa la camicia o le scarpe dei propri sogni è evidente, ma chi è ormai abituato a fare acquisti sul web sarà anche ben consapevole di una delle maggiori problematiche legate allo shopping via internet.
In mancanza di un camerino in cui provare i capi, per l’utente risulta sempre più complicato stabilire in maniera univoca quale misura richiedere al momento dell’acquisto.

Acquisti online e problemi di taglia:

Una ricerca di qualche anno fa ci informa del fatto che circa la metà degli abiti acquistati online viene rispedita al mittente per problemi legati alla taglia.
La differenza, a volte enorme, delle taglie standard tra un marchio e l’altro non permette quasi mai di effettuare una transazione con la ragionevole certezza di aver scelto la misura adatta.
Si tratta di un’esperienza frustrante per chi acquista; ed economicamente dannosa per chi vende, che si vede costretto ad affrontare i costi di ulteriori spedizioni. Ed è proprio per questa ragione che la tecnologia verrà in aiuto ai clienti e ai venditori.
Da qualche anno numerose aziende hanno infatti cominciato a sviluppare body scanner low cost, con l’ausilio di tecnologie semplici ed economiche come i sensori di movimento utilizzati nei videogame.

Body Scanner per provare vestiti online:

L’obiettivo è quello di realizzare un vero e proprio avatar visuale, basato su una serie di misurazioni. Una volta creato, questo nostro manichino virtuale può essere salvato online e reso accessibile di volta in volta ai venditori, in modo che ogni marchio sia in grado di consigliare all’acquirente la taglia esatta da scegliere, a seconda della vestibilità dei propri capi.
Sembra una soluzione pratica ed efficace ad un annoso problema, tanto che numerose aziende di abbigliamento di livello mondiale hanno già implementato la possibilità di fornire le proprie misure all’interno del loro store online.
L’obiettivo delle case produttrici è quello di integrare le funzioni degli scanner con la tecnologia portatile di telefoni cellulari e tablet, permettendo a chiunque e in ogni momento di effettuare la misurazione e ovviamente condividerla all’istante.

Criticità del sistema Body Avatar:

Ma come tutte le possibili rivoluzioni, anche quella del body scanner sta già affrontando un ampio numero di critiche e perplessità. In primo luogo, è probabile che non tutti i potenziali clienti siano particolarmente felici di creare questo avatar e vederlo spedito.
Il rapporto con il proprio corpo è un qualcosa di molto personale e la possibilità di non piacersi quando ci si vede rappresentati, seppur in maniera virtuale, è sempre dietro l’angolo. E come ben sappiamo, quando ciò accade la voglia di acquistare un qualsiasi capo scende sotto zero.
Questa problematica è però facilmente aggirabile attraverso il semplice utilizzo delle sole misurazioni, evitando la costruzione visiva dell’avatar.
Naturalmente ci sono anche altri limiti, come la necessità di misurazioni continue e regolari, che alla lunga rischia di annoiare il cliente, che invece vorrebbe semplicemente usare il body scanner come mezzo per risparmiarsi ore di dubbi su una taglia.

Il mondo dei sarti tradizionali:

C’è chi invece ritiene che questo sarà il futuro dell’industria dell’abbigliamento, sia online che addirittura a livello artigianale. È il curioso caso di molti sarti, che sembrano aver apprezzato la novità e si sono affrettati a suggerirla ai propri clienti.
In effetti potrebbe risultare in un enorme risparmio di tempo, sia per il sarto che per il cliente stesso, che potrebbe inviare le proprie misure da qualsiasi luogo senza essere costretto a prendere un appuntamento in boutique.
Per non parlare della possibilità di vendere i propri prodotti in ogni parte del mondo, aprendo per le piccole imprese sartoriali un mercato che fino a qualche anno fa era inimmaginabile. Ma anche qui le critiche non mancano. Gli artigiani più conservatori non vogliono neanche sentir parlare di body scanner o avatar online.

Una tecnologia da usare anche in altri campi:

La tecnologia risolverebbe solo parte delle necessità, dato che lascerebbe fuori valori importanti, che neanche lo scan del proprio corpo può esprimere. Basti pensare al gusto soggettivo, all’enorme differenza tra chi adora abiti perfettamente calzati o chi preferisce una vestibilità più comoda.
Ma anche a una concezione un po’ vecchio stile del mestiere, quella che prevede il contatto diretto con il cliente ed una comprensione di prima mano dei suoi gusti.
Nonostante il mondo dell’abbigliamento sia diviso, è evidente come la tecnologia dei body scanner possa essere particolarmente utile e che si possa ulteriormente sviluppare anche in mercati differenti. Ad esempio applicandola alla stampa in 3D, permettendo così agli utenti di ordinare abiti o accessori stampati in 3D su misura.

Il valore aggiunto dell’avatar personale:

Ma il vero valore aggiunto dell’avatar personale potrebbe essere quello che nessuno ancora ha teorizzato. Il miglioramento della qualità della vita di chi acquista sarà di certo fonte di interesse e di spinta allo sviluppo, ma colpirà anche una parte più ampia della società.
Ad esempio la certezza di non sbagliare più la taglia quando si fa un regalo sarà, di certo, una novità molto apprezzata un po’ da tutti quanti noi.

Pubblicato in Archivio Notizie

Scritto da

Scrittore, giornalista, ricercatore di verità - "Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi..."

Potrebbe interessarti

Lascia un commento

Seguici su: