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Rischio Grexit e trading: l’ euro è veramente sotto schiaffo?

Come si fa a fare trading quando tutto crolla? Semplice: si può fare perché non è vero che tutto crolla. Non è vero che con la Grecia finisce tutto. Non è vero che con l’euro sotto schiaffo a causa del pericolo uscita dall’ euro della Grecia e delle responsabilità di questa porcheria di classe digerente che ci ritroviamo a Bruxelles non si possa muovere boccia sulla piattaforma.
Si può, eccome. Investire si può e profittevolmente, ognuno faccia come crede ma sappia che si può. Come cantava quel tizio di cui non ricordo il nome anni fa: “Depende, de qué depende?”. Dipende da alcuni elementi chiave e fanno tutti capo alla parola chiave Forex.
Questo non è un mercato puro, ma come ogni mercato il Forex è rischioso e speculativo alla grande. Quindi, se fai attenzione a non cascare dentro la marmellata rancida dei cosiddetti “esperti” e vagli le cose con occhio lucido, facendo le tue valutazioni, con qualche grafico fatto come si deve davanti e con l’assistenza di un broker degno di questo nome, evitando, considerandole come la peste bubbonica nel 1300, le opzioni binarie, allora farai le tue cose e anche bene. Tutto qua.

Nel Forex si investe con giudizio:

Il trading è come tutte le altre attività dell’uomo. Diventa fattibile se ci arrivi preparato e senza fanatismi o illusionismi, ma usando la testa e lasciando alle emozioni, sempre fondamentali per considerarsi vivi e creativi, di fare da volàno, ma non da sostituto dell’analisi. Forex-e-rischiAnche in questo periodo malmestoso per i più si può fare trading e navigare nel grande oceano di cash chiamato Forex con il disincanto e l’arguzia dell’investitore oculato e direi anche dell’imprenditore: si può fare. Se po’ fa, come si dice a Roma. Anche oggi.
Se l’euro è sotto schiaffo e il mercato va in quella direzione, allora non cercare di fare il dio dei numeri e lascia andare, spingi dove vince il mercato, lasciati portare, flusso puro. Fai poi il giusto money management, cioè gestisci bene la cassa e non investire più del 2% del tuo account, altrimenti ti vuoi male e non devi poi lamentarti se non sei, come dicono i trader “in the money”, cioè vincente, ma perdente.

Solo il 5% dei trader guadagna:

Non sei cioè nel 5% dei trader che vince. Ma mettere la sedia a sdraio da quelle parti, su quella spiaggia, davanti a quella battigia che si chiama mercato, si può, basta solo chiamare le cose con il loro nome: il trading è bellissimo e molto profittevole, ma deve seguire le regole della vita, prima fra tutte quella che in Spagna suona così: “Adelante, Pedro, cum juicio”. Vai avanti, Pedro, ma fallo con giudizio.
“Sì, viaggiare, evitando le curve più dure”, alla Battisti, insomma. Si vince innanzitutto imparando a non incasinarsi la vita più del dovuto. Sotto, allora, che l’euro flaccido aspetta, si vince anche con i deboli, dunque sempre. Parola di trader.

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Nato a Grosseto e laureatosi in filosofia all' Università di Pisa, ha studiato teologia e si è dedicato alla scrittura a 360 gradi. Al suo attivo anche diversi libri pubblicati e collaborazioni con molte realtà editoriali.

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