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Movimento Forconi: mappa delle proteste nelle città italiane

È il terzo giorno di proteste di quella che dovrebbe essere una delle più grandi manifestazioni di dissenso contro la politica degli ultimi anni: la protesta del Movimento dei Forconi, della cui nascita e conformazione abbiamo già parlato nelle scorse ore (Proteste in tutta Italia: cos’è il Movimento dei Forconi).
Restando sulla stretta attualità, mentre molti in Italia continuano a chiedersi cosa sia questo movimento, se ci sia dietro qualcuno, quali siano le rivendicazioni e finanche se vi sia all’orizzonte un fantomatico colpo di stato o golpe che dir si voglia, le manifestazioni di protesta continuano indistintamente un po’ in tutto il paese.
La notizia più eclatante delle ultime ore è quella della presenza dei manifestanti in piazza Montecitorio, davanti alla sede della Camera; stando alle prime ricostruzioni si tratterebbe di circa 500 manifestanti riunitisi a Montecitorio proprio in quanto simbolo del potere che si vuole andare a combattere. Tensione anche con le forze dell’ordine, che sono dovute intervenire per bloccare un tentativo di formare una catena umana e che hanno fermato 3 manifestanti.

 

Chi sono i partecipanti della protesta:

Tra i partecipanti alla dimostrazione, si legge dalle cronache delle agenzie di stampa presenti sul posto, vi sarebbero soprattutto studenti, cassintegrati, disoccupati, pensionati: tutte categorie deboli e stufe di subire il peso della crisi e di una situazione che certamente non hanno contribuito a creare.
Manifesti piuttosto esplicativi quelli esposti; da “Lo Stato ci vuole morti” a “Quello che vedete è quello che è rimasto dell’Italia” passando per  “Il diritto alla speranza ce lo può togliere solo Dio”. Il tutto accompagnato da slogan e cori urlati nei megafoni intervallati dall’Inno di Mameli, che i manifestanti intonano più volte.
Questo, lo ricordiamo, mentre all’interno della Camera sono in corso le comunicazioni del presidente del Consiglio Enrico Letta sulla situazione politica generale. Un incontro piuttosto importante quello della Camera; e proprio in virtù di ciò da giorni il Movimento dei Forconi aveva scelto questa data come crocevia fondamentale per la protesta. “Una manifestazione con milioni di persone pronte ad assediare pacificamente Roma che durerà fin quando i politici non saranno andati via”, l’annuncio fatto ad inizio protesta dai Forconi.

 

Le città più calde per le proteste:

Ma non solo Roma: a Milano in piazzale Loreto ci sono stati leggeri scontri tra manifestanti e tifosi dell’Ajax giunti nel capoluogo lombardo per assistere al match di Champions League tra la propria squadra ed il Milan. Secondo le cronache, diversi supporter olandesi esasperati dalla lunga attesa nel pullman a causa della manifestazione, sarebbero scesi nei pressi di piazzale Loreto e si sarebbero scontrati con alcuni dimostranti.
A Torino, nelle scorse ore epicentro della protesta, diverse persone sono state denunciate dai Carabinieri durante operazioni di ripristino della viabilità e sgombero dei blocchi stradali avvenuti in diversi punti della città; alcuni manifestanti avevano infatti posizionato cassonetti in mezzo alla strada con l’obiettivo di bloccare il traffico.
Altra città ‘calda’ è Genova, dove un raduno è in atto in piazza De Ferrari mentre ad Imperia, dopo l’occupazione dei binari delle scorse ore, il vicesindaco ha accettato di ricevere una delegazione dei manifestanti.
In Veneto sono attivi diversi presidi nei pressi di alcuni caselli autostradali; situazioni più critiche sulla A4 nei pressi di Verona, dove un casello è stato chiuso; a Vicenza dove ad essere chiusa per un presidio è invece la tangenziale; a Padova, Cittadella e davanti alla Fincantieri tra Mestre e Venezia.
Spostandoci al sud, manifestazioni importanti che hanno portato disagi alla circolazione si sono registrate in provincia di Barletta-Andria-Trani. Così come a Catania dove alcuni uomini (che tuttavia hanno tenuto a specificare di non avere nulla a che fare con il Movimento dei Forconi) si sono addirittura incatenati davanti alla sede della Serit .

Alfano e il Movimento dei Forconi:

Manifestazioni in tutta Italia quindi e disagi diffusi; anche se fino ad ora il tutto si è svolto in massima civiltà. Questo a parziale conferma di quanto affermato nelle scorse ore dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano il quale aveva detto: “La linea è quella del rispetto della legge e della democrazia, non consentiremo che le città vengano messe a fuoco”.  
Annuncio cui hanno replicato i Forconi dalla loro pagina Facebook scrivendo che: “il ministro Alfano fa dichiarazioni pericolose ed offensive nei confronti del Popolo, mai è balenata l’idea di mettere a fuoco le città. Tutto ciò che esiste è stato costruito con il sudore dei nostri padri. Voi avete distrutto e rubato tutto…”. Che a voler essere sinceri, non fa una piega.

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Scrittore, giornalista, ricercatore di verità - "Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi..."

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