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Conti corrente: arriva la stangata sui costi

Come era stato anticipato arriva la stangata sui conti corrente per i risparmiatori italiani. A partire dal 1 ottobre saranno tante le banche che introdurranno nuove spese per i correntisti aumentando nel concreto i costi di gestione, prelievi e operazioni varie.
Le anticipazioni parlando addirittura di 4 euro per un’operazione allo sportello, a 2 euro per l’invio dell’estratto conto e a 35 euro per operazione di apertura di un conto online da una filiale fisica.
Questi aumenti andranno a riguardare circa il 10% degli istituti bancari presenti sul mercato; aumenti previsti anche per i conti corrente online, compresi alcuni che fino ad oggi erano stato a canone zero attirando l’interesse di tanti clienti.
Un salasso post estivi che va a colpire i consumatori con incrementi anche salati e spalmati su tante operazioni.

Aumento anche per i conti corrente online

Un autunno caldo quindi a causa dell’aumento dei costi legati ai conti corrente presso banche tradizionali. Nuove spese di gestione dei conti e sulle operazioni effettuate allo sportello, oltre che ai prelievi dai bancomat.
Anche gli istituti operativi soltanto online andranno a prevedere aumenti nell’11% dei casi con incrementi legati ad ogni utenza domiciliata, prelievo Atm su propria banca, altra banca e prelievo in un altro paese dell’Unione.
Si andranno ad azzerare quindi i vantaggi di un conto corrente online rispetto ad uno tradizionale, almeno nei casi di quegli istituti che andranno a stabilire gli aumenti.
Tra gli istituti che dovrebbero approvare questi incrementi sui conti corrente online ci sarebbero Hello Bank, in riferimento al suo conto Hello! Money; il ); conto corrente Digital di Che Banca; We Bank di Webank.it. questo secondo quanto riportato da Il Corriere delle Comunicazioni.

Cosa può fare il consumatore:

Le banche che attueranno questi aumento stanno inviando in queste ore comunicazioni ai correntisti per avvisarli degli aumenti in arrivo per costi di gestione dei conti e per le operazioni allo sportello.
E il consumatore cosa deve fare? La legge prevede che in caso di aumenti nei costi di gestione dei conti corrente il correntista possa recedere dal contratto cambiando banca e senza sostenere costi accessori.
Quindi l’utente potrà usufruire di questa opportunità evitando un salasso. Che poi non è il primo. Perché si calcola che negli ultimi 4 anni è quantificabile in 36 euro l’aumento riscontrato dai conti corrente in Italia. A rivelarlo uno studio di Sos Tariffe.
Si trattata soprattutto di conti in filiale; mentre la cattiva notizia di questa nuova ondata di aumenti è data dal fatto che riguarderà anche i conti correnti online a zero canone. Ovvero tutti quei conti che garantito uscite più basse ai consumatori.

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