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Assegno unico: cos’è, a chi spetta e come avviene il pagamento

L’Assegno Unico Universale è una misura economica che è stata introdotta nel nostro paese con la Legge Delega 46/2021 al fine di creare uno strumento in grado di sostenere le famiglie con figli a carico. È entrato in vigore il 1° marzo 2022 e si applica a tutte le famiglie che ne abbiano i diritti coprendo il periodo dal settimo mese di gravidanza fino al completamento del 21º anno di età per ciascun figlio fiscalmente a carico.
Più nello specifico l’assegno unico è destinato alle famiglie residenti in Italia con figli a carico di età inferiore ai 18 anni: il sostegno è erogato indipendentemente dal reddito familiare e dalla situazione lavorativa dei genitori. Una misura che è stata prorogata anche per questo 2023 e che deve essere presentata annualmente dai beneficiari.

Cos’è l’Assegno Unico Universale e come funziona

L’assegno unico è una misura introdotta nel 2022 con l’intento di sostituire alcune delle agevolazioni che erano già presenti e destinate a chi aveva figli a carico; è rivolta a tutti coloro che abbiano un figlio, a prescindere dai vari limiti di reddito (Isee), situazione lavorativa o altro. Può essere richiesto a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21esimo anno di età.
L’importo dell’assegno varia in base all’Isee ed è garantito a tutte le famiglie residenti e domiciliate in Italia che abbiano figli a carico e l’appellativo ‘unico’ deriva dal fatto che va ad unificare, come detto, diverse misure di sostegno che erano presenti in precedenza.

A chi spetta l’assegno unico

L’assegno unico viene erogato in favore dei nuclei familiari senza distinzioni lavorative, reddituali o di altro genere; l’Isee, quindi la condizione riferita al proprio reddito, serve altresì a calcolare l’importo dell’assegno. Possono richiedere l’assegno unico, quindi, gli occupati, i disoccupati, coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, i lavoratori sia dipendenti che autonomi, i pensionati. La modalità di concessione alle famiglie è la seguente:

  1. Per ogni figlio minorenne a carico e a partire dal settimo mese di gravidanza per i neonati;
  2. Per ogni figlio maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni nel caso in cui si riscontri una delle seguenti fattispecie legata alla frequentazione di corsi di istruzione scolastica o formazione professionale.

Importo dell’assegno unico

L’importo dell’assegno unico varia in base ai valori Isee, quindi alla situazione reddituale del nucleo familiare di chi lo richiede. In particolare i parametri di riferimento sono i seguenti:

  1. Da 189,20 a 54,05 euro al mese per ciascun figlio minorenne: la cifra di 189,20 euro al mese spetta nei casi di Isee pari o inferiore a 16.215 euro; per livelli più alti la cifra dell’assegno unico va a scalare gradualmente fino ad arrivare alla cifra più bassa di 54,05 euro.
  2. Da 91,90 a 27 euro al mese per ciascun figlio minorenne sempre seguendo i parametri Isee del nucleo familiare: la cifra piena spetta a chi abbia un reddito pari o inferiore a 16.215 euro.

Pagamento assegno unico

L’assegno unico è erogato mensilmente, solitamente entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di riferimento. I genitori possono scegliere di ricevere il pagamento direttamente sul proprio conto corrente o tramite un altro metodo di pagamento convenzionato con l’INPS.
Il pagamento dell’assegno unico avviene attraverso l’INPS Online (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale): per ottenerlo, le famiglie devono fare domanda all’istituto di previdenza fornendo tutti i dati richiesti. L’INPS verifica l’idoneità della famiglia e, se soddisfatte le condizioni, procede con l’erogazione del sostegno economico mensile.

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Scrittore, giornalista, ricercatore di verità - "Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi..."

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