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Tumori, tutti i numeri sul cancro in Italia

Continua ad essere il male del secolo, una malattia capace di mietere, purtroppo, tantissime vittime e che ciclicamente torno alla ribalta della cronaca quando va a colpire personaggi famosi, anche in età giovane, come di recente si è registrato (da Nadia Toffa ad Emma Marrone, per restare sulla stretta attualità).
L’ultimo rapporto sui numeri del cancro presentato al Ministero della Salute mette in evidenza diversi aspetti interessanti: il documento nasce dalla collaborazione tra AIOM, AIRTUM, Fondazione AIOM, PASSI, PASSI d’Argento e SIAPEC-IAP. Secondo questo rapporto, grazie ai programmi di prevenzione e al miglioramento delle terapie tende a diminuire anche la mortalità a seguito di un cancro.

Quanti italiani sopravvivono dopo il cancro

Entrando nel dettaglio dei numeri, nel 2019 sono stimate 371mila diagnosi (196.000 uomini e 175.000 donne). Si registra quindi un calo di circa 2.000 unità in meno in 12 mesi se è vero che erano 373mila nel 2018.
A diminuire è anche la mortalità: il 63% delle donne e il 54% degli uomini sono vivi a 5 anni dalla diagnosi. Sono quindi 3 milioni e mezzo gli italiani che sono vivi dopo la scoperta della malattia e almeno un paziente su quattro, pari a quasi un milione di persone, è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito.
Anche qui si parla di numeri in crescita di persone che sopravvivono dopo la diagnosi di cancro: nel 2006 erano 2 milioni e 244 mila, nel 2010 erano 2 milioni e 587mila mentre nel 2015 il numero era di circa 3 milioni. Oggi come detto si arriva a toccare la quota di quasi 3 milioni e mezzo.

Tumori più frequenti: quali sono

Quali sono le tipologie di tumore più frequenti? Le cinque diagnosi più frequenti sono quelle della mammella (53.500 casi nel 2019), colon-retto (49.000), polmone (42.500), prostata (37.000) e vescica (29.700).
A scendere sono soprattutto le neoplasie del colon-retto, dello stomaco, del fegato e della prostata. I carcinomi del polmone scendono tra gli uomini mentre sono in aumento tra le donne. Il tutto sempre legato a cattive abitudini, quali il fumo delle sigarette. Ad aumentare poi anche il tumore della mammella (ovviamente nelle donne) e quelli del pancreas, della tiroide e i melanomi (sia donne che uomini e soprattutto al sud Italia).
E proprio a livello territoriale è interessante notare che, parlando di single regioni, l’incidenza più alta di diagnosi è in Friuli-Venezia Giulia (716 casi per 100.000 abitanti), la più bassa in Calabria (559 casi per 100.000 abitanti).

Tumori e stili di vita

Sempre dallo studio presentato al Ministero della Salute emerge la problematica degli stili di vita legati al sopraggiungere di tumori. In particolare il riferimento è a fumo, abuso di alcol, eccesso ponderale (eccessivo accumulo di grasso corporeo), dieta e inattività fisica.
Più nello specifico ci si focalizza sugli anziani, popolazione over 65 che abbia ricevuto una diagnosi di tumore e che continua a mantenere le cattive abitudini di cui sopra, ovvero fumo, abuso di alcol, sedentarietà o scarso consumo di frutta e verdura che rappresentano fattori di rischio per recidive tumorali o aggravanti della patologia stessa.

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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