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Legge di Bilancio, tutti gli emendamenti

Cedolare secca per gli affitti brevi, fondo di garanzia per la prima casa, pensioni dei medici e tanti altri argomenti: era particolarmente ricco il piatto della Legge di Bilancio con riferimento ai vari emendamenti che sono stati poi apportati. Nelle scorse ore la Commissione Bilancio del Senato ha concluso l’esame del disegno di legge di bilancio 2024, approvando proprio diversi emendamenti. Vediamo i più importanti.

Pensioni dei medici

L’emendamento approvato dal Governo prevede che i tagli alle pensioni di vecchiaia dei medici, degli operatori sanitari, dei dipendenti degli enti locali, degli ufficiali giudiziari e degli insegnanti non si applichino ai soggetti che maturano i requisiti per il pensionamento entro il 31 dicembre 2023.

Cedolare sugli affitti brevi

L’emendamento approvato prevede che l’aliquota della cedolare secca sugli affitti brevi resti al 21% per una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi, mentre sale al 26% sulle eventuali altre.

Fondo di garanzia prima casa

L’emendamento approvato amplia le categorie di soggetti beneficiari prioritari per l’accesso al fondo di garanzia prima casa. Oltre alle giovani coppie coniugate o conviventi more uxorio, ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, ai conduttori di alloggi IACP e ai giovani di età inferiore ai 36 anni, vengono incluse anche le famiglie numerose con almeno tre figli di età inferiore a 21 anni.

Superbonus

Non è stata invece approvata la proroga del superbonus al 110%. La scadenza rimane fissata al 31 dicembre 2023, con aliquote agevolative ridotte a partire dal 2024.

Sanatoria per i Comuni che hanno pubblicato in ritardo le delibere IMU

Un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato prevede una sanatoria per i Comuni italiani che hanno pubblicato in ritardo le delibere sugli aumenti delle aliquote dell’IMU. In particolare, i Comuni che hanno pubblicato le delibere dopo il 31 dicembre 2022 potranno regolarizzare la propria posizione entro il 29 febbraio 2024, senza incorrere in sanzioni o interessi. Per farlo, dovranno versare la differenza tra l’aliquota prevista dalla delibera pubblicata in ritardo e l’aliquota applicata fino a quel momento. Questa sanatoria è un’importante opportunità per i Comuni che hanno commesso un errore o che hanno avuto difficoltà a rispettare i termini previsti. Consente loro di evitare sanzioni e di regolarizzare la propria posizione senza costi aggiuntivi.

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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