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spiritismo

Spiritismo, viaggio nella filosofia di chi comunica con le anime

Lo spiritismo è una dottrina filosofica e morale codificata dal pedagogista francese Allan Kardec (pseudonimo di Hyppolyte Léon Denizard Rivail) a metà del XIX secolo, che non va confuso con lo spiritualismo, che è una corrente filosofica più ampia, né con la spiritologia o le pratiche esoteriche che si limitano a evocare gli spiriti.

Con questo termine, infatti, come definito da Kardec, si intende un sistema strutturato che si basa sulla comunicazione con gli spiriti disincarnati e che ha l’obiettivo di fornire risposte a questioni eterne sull’esistenza, sulla morte e sul destino dell’anima. Sebbene abbia avuto origine in un’epoca di grandi progressi scientifici, lo spiritismo propone una sintesi tra scienza, filosofia e religione, cercando di spiegare fenomeni al di là della comprensione materiale.

Le origini e i principi fondamentali

Il movimento spiritualista e le pratiche di evocazione degli spiriti esistevano già prima di Kardec, in particolare negli Stati Uniti e in Europa. Tuttavia, fu proprio l’autore a raccogliere e organizzare queste manifestazioni in una dottrina strutturata e coerente. Egli iniziò le sue indagini nel 1854, rimanendo scettico di fronte ai fenomeni paranormali, come il movimento di tavoli, ma fu affascinato dalla possibilità di comunicare con gli spiriti attraverso medium. Dopo averne interrogato centinaia in diverse parti del mondo, e notando la coerenza delle risposte, concluse che la fonte di queste comunicazioni non poteva essere di natura fraudolenta.

Nel 1857 pubblicò il suo primo e più importante lavoro, “Il Libro degli Spiriti“, che è considerato il punto di riferimento dello spiritismo. In esso, Kardec presenta le domande che aveva posto agli spiriti, insieme alle risposte ricevute. L’opera affronta argomenti come l’esistenza di Dio, un’intelligenza suprema causa prima di tutte le cose. Spiega inoltre l’immortalità dell’anima, che sopravvive alla morte del corpo, e la possibilità di comunicare con gli spiriti dei defunti.

Un’altra componente essenziale è la reincarnazione, secondo cui l’anima si reincarna in corpi successivi per evolversi moralmente e intellettualmente, e la pluralità dei mondi abitati, che suggerisce che l’universo non è popolato solo dalla Terra, ma da innumerevoli mondi dove gli spiriti possono progredire.

La reincarnazione e la legge di causa ed effetto

Uno dei concetti più distintivi dello spiritismo, che lo differenzia dalla dottrina cristiana e da molte altre religioni occidentali, è la reincarnazione. Secondo la filosofia spiritista, l’anima, dopo la morte del corpo fisico, si trova in uno stato di purificazione e valutazione, per poi scegliere di reincarnarsi in un nuovo corpo per continuare il suo percorso evolutivo. Questo processo non è una punizione, ma un’opportunità di crescita e di riscatto. L’anima si reincarna per riparare gli errori commessi nelle vite precedenti, per sviluppare le qualità morali e per progredire verso una condizione di maggiore perfezione.

La reincarnazione è strettamente legata alla legge di causa ed effetto, o legge del karma come è conosciuta in altre tradizioni. Ogni azione, sia essa buona o cattiva, produce una conseguenza che l’anima dovrà affrontare, non necessariamente nella stessa vita, ma in un’esistenza successiva. L’obiettivo ultimo dell’anima è liberarsi da questo ciclo, raggiungendo una condizione di “spirito puro“, uno stato di felicità e saggezza eterne, con una visione che offre una spiegazione logica per le differenze sociali, le sofferenze ingiuste e le disuguaglianze innate: esse non sono un castigo divino, ma il risultato delle azioni passate dell’individuo.

Il medium e la comunicazione con gli spiriti

Un altro aspetto centrale dello spiritismo è il ruolo del medium, una persona che possiede la facoltà di comunicare con gli spiriti, agendo come intermediario tra il mondo fisico e quello spirituale, purtroppo spesso interpretati da sedicenti maghi che nulla hanno a che fare con il ruolo. Le comunicazioni possono avvenire in diversi modi, come la psicografia (scrittura medianica), la psicofonia (dettato orale), la chiaroveggenza (visione degli spiriti) o il fenomeno delle materializzazioni.

Il medium, secondo la dottrina, non agisce in modo arbitrario. Gli spiriti con cui si comunica possono essere di diversi livelli evolutivi: spiriti superiori, che offrono insegnamenti morali e filosofici, o spiriti imperfetti, che possono essere ingannatori, superficiali o ancora legati a passioni terrene. Per questo, Kardec sottolineava l’importanza di esercitare un rigoroso controllo razionale sulle comunicazioni, non accettando ciecamente ciò che viene detto, ma valutandolo in base alla sua coerenza e al suo valore etico e l’obiettivo della comunicazione non è la mera curiosità, ma la ricerca della verità e del progresso spirituale.

Lo spiritismo e il suo impatto sociale

Lo spiritismo, nel corso della sua storia, ha avuto un impatto significativo, specialmente in Brasile, dove ha trovato un terreno fertile e si è evoluto in un movimento sociale e religioso. In Brasile, lo spiritismo di Kardec ha dato origine a una serie di istituzioni benefiche, ospedali e scuole, basate sui principi di carità e di aiuto reciproco e la sua influenza è profonda nella cultura e nella società brasiliana, al punto da essere una delle religioni più diffuse nel paese.

Tuttavia, lo spiritismo ha anche suscitato molte critiche e controversie. È stato accusato di essere una pratica superstiziosa, una forma di occultismo e una minaccia per le dottrine religiose tradizionali. Nonostante le critiche, la filosofia spiritista continua a offrire risposte a milioni di persone in tutto il mondo, proponendo una visione dell’esistenza che unisce la ricerca razionale alla fede in un ordine cosmico morale. Sebbene i suoi fondamenti non siano scientificamente dimostrabili nel senso stretto del termine, si presenta come un tentativo di integrare la dimensione spirituale dell’esistenza con le leggi dell’universo, offrendo un percorso di crescita personale che si estende oltre i confini di una singola vita.

Claudia Barbara

Giornalista ed esperta di Digital Marketing