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Prendere sonno: rimedi casarecci e cure contro l’insonnia

L’insonnia è un disturbo che colpisce, da sempre, uomini e donne costretti a passare intere nottate ad occhi spalancati. Una tendenza che si sta rimarcando negli ultimi tempi, forse perché lo stile di vita moderno tende ad allungare le giornate lavorative con conseguenti ripercussioni sui ritmi cicardiani, ossia la naturale alternanza sonno-veglia che è propria dell’essere umano.
Con le nuove tecnologie questa alternanza che era insita nel DNA dell’uomo è stata sconvolta in quanto basata sull’esposizione alla luce. L’illuminazione artificiale ha portato l’essere umano ad essere svegli in orari nei quali i suoi antenati erano già da un pezzo nel mondo dei sogni.Da qui l’esigenza di bilanciare que sti elementi sfavorevoli e trovare metodi per prendere sonno quando quest’ultimo proprio non ne vuole sapere di arrivare.

Cause dell’insonnia

Sono tante le cause dell’insonnia, motivazioni di varia natura che implicano tanto aspetti biologici quanto psicologici. Si può attraversare ad esempio un momento di stress, che impedisce di dormire serenamente; o avere preoccupazioni di altri genere.
È molto diffusa ad esempio la cosiddetta insonnia d’amore: che richiama ad un film ad un film di inizio anni ’90 con Tom Hanks e Meg Ryan, ma che può essere un disturbo reale. Vediamo allora i metodi più utilizzati per cercare di combattere l’insonnia.
Uno dei metodi più conosciuti è “contare le pecore”. Ossia chiudere gli occhi e immaginare degli ovini che saltano su uno steccato, uno per volta, in un loop infinito fino a prendere sonno. Questo metodo si basa sulla noia che desta al cervello il pensiero di un’immagine continua, sempre uguale e ripetitiva.

Contare le pecore fuziona?

Un altro metodo utilizzato dalle nostre nonne era quello di bere un infuso di camomilla prima di andare a letto. Le foglie e i fiori di camomilla sembrano avere un effetto rilassante sul sistema nervoso centrale.
Recenti ricerche impongono di fare molta attenzione al tempo di infusione della camomilla: sembra, infatti, che quando il tempo di infusione è breve, al massimo un minuto, l’infuso di camomilla abbia effettivamente proprietà rilassanti, mentre se lasciamo foglie e fiori in acqua calda per più tempo potremmo addirittura avere un effetto contrario, pari a quello di un caffè.

Come combattere l’insonnia: i rimedi per dormire

Tra gli stratagemmi utili per prendere sonno è sempre valido quello di rimanere al buio mentre si cerca di dormire. Può sembrare un’ovvietà, ma nelle nostre camere da letto piene di luci a led di televisori, smartphone e tablet è sempre bene ricordarlo.
La luce, anche quella che è apparentemente più discreta, ha un’influenza potentissima nei ritmi cicardiani e può indurre una pericolosa insonnia. Il tipo di luce più insidiosa per il sonno è quella blu che emanano molti dei nostri cellulari. Sembra, infatti, che tale tonalità di luce abbia effetti deleteri sulla produzione di melatonina, un ormone che regola proprio il ritmo del sonno.

Cosa magiare a cena per evitare l’insonnia

Particolare attenzione dovrebbe essere anche accordata agli alimenti consumati a cena. Mangiare molta frutta e verdura è uno dei metodi più conosciuti perché i minerali contenuti in questi alimenti aiutano il sistema nervoso a rilassarsi.
Per massimizzare l’effetto di questo accorgimento occorre consumare cibi ricchi soprattutto di calcio e magnesio che svolgono un’importante azione riequilibrante per tutto l’organismo. Mentre alimenti ricchi di potassio, Vitamina B6 e triptofano garantiscono alti livelli di serotonina che è anche detta “l’ormone della felicità”, un importante regolatore dell’umore che ha una grande influenza anche nel favorire il sonno.
Quindi largo a ciliege, banane, avena, pomodori, albicocche e altri alimenti ricchi di queste sostanze. Una verdura sempre legata ai problemi di insonnia è la lattuga che, soprattutto cotta, è da tempo immemore considerata come una grande conciliatrice del sonno. In effetti al suo interno si trova il lactucarium, una sostanza dalla consistenza lattiginosa che ha effetti rilassanti e addirittura sedativi.

Rimedi naturali contro l’insonnia

Tra i rimedi erboristici naturali dobbiamo ricordare, oltre alla già citata camomilla, la valeriana, la passiflora, il biancospino, la lavanda e i fiori di arancio. Si trovano in erboristeria sotto varie forme: filtri per infuso, compresse, gocce e anche essiccati. Sono tra i rimedi più usati per chi ha un’insonnia occasionale, ma anche tra chi ha disturbi ripetuti nel corso del tempo.
Recentemente un medico statunitense, Andrew Weill, ha formulato un metodo denominato “4-7-8”, che si basa sul controllo del respiro. Chi lo ha provato garantisce che è in grado di indurre il sonno in appena un minuto.

Rimedi innovativi per prendere sonno in 1 minuto

Il metodo funziona più o meno in questo modo: come prima cosa occorre fare un respiro profondo ed espirare profondamente, avendo cura di cacciare via tutta l’aria presente nei nostri polmoni, rimanendo poi a bocca chiusa e contare, ovviamente solo nella propria mente, fino a quattro e inspirare.
Si deve poi trattenere il respiro e contare fino a sette. Infine occorre espellere di nuovo completamente l’aria per otto secondi. Questo ciclo di respirazione deve essere ripetuto per tre volte, alla fine delle quali sarebbe garantito l’arrivo del sonno.
La spiegazione scientifica di questo metodo è piuttosto complessa, si basa sul principio per il quale una quantità maggiore di ossigeno ha un effetto sedativo sul sistema nervoso parasimpatico.

I farmaci contro l’insonnia

Restano poi dei metodi farmacologici. I farmaci utiliz zati in medicina si dividono in quattro famiglie: i barbiturici, le benzodiazepine, i neurolettici e gli ipnotici non benzodiazepinici.Attualmente i barbiturici non sono più utilizzati per i loro effetti collaterali.
Le benzodiazepine sono, invece, quelli usati più comunemente, si tratta di ansiolitici che hanno un effetto sedativo. I neurolettici sono invece dei tranquillanti e vengono spesso utilizzati anche nel trattamento dell’insonnia. Gli ipnotici non benzodiazepinici, detti anche farmaci Z, sono stati introdotti solo negli anni novanta e hanno trovato applicazione nei casi di insonnia cronica.

Pubblicato in Focus

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