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Escapologia fiscale: guida per pagare meno tasse senza rischi

Il concetto di escapologia viene comunemente utilizzato per indicare le capacità possedute da un individuo di liberarsi da un blocco – sia esso costituito da catene o da altre forme restrittive di impedimento – che impedisce la naturale attività motoria.
Quando ad un simile concetto viene associato il termine ‘fiscale’, il significato si estende alla volontà del contribuente di liberarsi dalla stretta tributaria, quindi dal desiderio di pagare meno tasse in modo lecito.
La definizione di escapologia fiscale è un’attività praticabile nella totale rispetto delle normative fiscali e tributarie italiane come asserisce colui che ha coniato il termine, il giovane imprenditore Gianluca Massini Rosati che ha lanciato un libro sull’escapologia fiscale che ha avuto un enorme successo.
Con essa si intende fornire all’intero ambito economico-imprenditoriale, tutti i modi possibili per poter pagare meno tasse: i risultati sono concreti ed universalmente riconosciuti, le aziende hanno realmente ottenuto una riduzione tangibile delle tasse da un 20% ad un 90%, con un risultato medio del 40%.

Escapologia fiscale: pagare meno tasse in modo lecito

L’imprenditore umbro non ha inventato una disciplina ex-novo, perché da sempre esiste la volontà congenita di ogni imprenditore a spendere il meno possibile in tasse, essendo il regime fiscale italiano tra i più onerosi al mondo.
Gianluca Massini Rosati, l’escapologo fiscale che Le Iene, trasmissione televisiva, ha contribuito a rendere famoso, ha racchiuso la sua idea di escapologia fiscale in 59 segreti che hanno il fine di far pagare meno tasse a chi ne beneficia nel pieno rispetto della legalità, senza trascendere nell’evasione del fisco, alla sua elusione o all’adozione di soluzioni ‘borderline‘ definite secondo libere interpretazioni della teoria fiscale. Dunque si parla solo di soluzioni lecite e fiscalmente inattaccabili per pagare meno tasse.
Chi abbatte il reddito imponibile della propria attività commerciale o chi non esegue i regolari versamenti dell’imposta sul valore aggiunto, l’Iva, rischia controlli ed accertamenti da parte degli organi competenti in materia mentre è sufficiente conoscere meglio determinate definizioni per poter vivere con serenità il proprio anno fiscale.

Differenza tra deduzione e detrazione fiscale

Innanzitutto è bene che ogni artigiano, libero professionista e commerciante conosca bene la differenza tra le deduzioni e le detrazioni fiscali di cui può beneficiare; un’errata interpretazione può portare il diretto interessato a pagare più tasse di quanto dovuto a causa di un reddito imponibile più elevato.
Tali informazioni non sempre vengono fornite dal commercialista in quanto, nella maggior parte dei casi, costui si limita ad un controllo posteriore alla registrazione contabile e fiscale senza garantire opportune indicazioni ex-ante.
Con il termine deduzione fiscale si va ad ottenere una base imponibile inferiore rispetto alla totalità del reddito e sull’importo che viene dedotto non verrà applicata alcuna tassazione; la detrazione fiscale è invece un argomento più ampio, in cui l’azienda, il commerciante o il libero professionista ottiene un abbattimento dell’aliquota sulla somma da corrispondere all’Erario.
Posto che entrambi i concetti se correttamente applicate, comportano un vantaggio economico per l’individuo o per l’azienda in termini di risparmio sulle tasse, è bene che il diretto interessato prenda in esame tutte le voci di costo sostenute nell’anno economico per capire se nella disciplina fiscale italiana esse possano rientrare in uno dei due ambiti descritti.

Spese di rappresentanza: come e quando si possono scaricare

Scaricare totalmente le spese di rappresentanza è un altro ambito applicativo che permette al contribuente di ridurre sensibilmente il peso fiscale.
Tale pratica è valida se – come sostiene il TUIR – coesistono le condizioni di inerenza del costo maturato e la congruità: sono considerati costi inerenti quelle voci di spesa sostenute per erogazioni avvenute a titolo gratuito, con l’intento meramente promozionale e con finalità coerenti con l’attività commerciale svolta.
La congruità va documentata ed adeguatamente motivata, in quanto si deve dimostrare l’entità della spesa di rappresentanza sostenuta a fronte dell’attività svolta, commisurata al suo volume di affari, di reddito ed all’obiettivo realistico di accrescimento del prestigio societario.
Qualora ci fossero i presupporti per verificare tale terminologia, è possibile beneficiare di una forte riduzione del carico fiscale sulle spese di rappresentanza, fino al 100%.

Escapologia-fiscale, altri consigli per pagare meno tasse

D’altra parte tutti coloro i quali hanno una partita iva sapranno di cosa si sta parlando, visto che si ritrovano a pagare una marea di tasse e sono perennemente alla ricerca di soluzioni per pagare di meno.
L’escapologia-fiscale fornisce altri spunti interessanti relativamente al rimborso delle trasferte aziendali ed alle sponsorizzazioni sportive: nel primo caso è possibile dedurre le indennità di trasferta fino al 100% dal reddito di impresa – anche se questa tipologia rimane indeducibile dall’Imposta Regionale sulle Attività Produttive.
Mentre le spese di sponsorizzazione ad associazioni e società di carattere sportivo se non superano i 200 mila € sono inquadrate come spese di pubblicità fiscalmente deducibili. Sono ritenuti ambiti operativi di grande interesse per la dottrina dell’escapologia fiscale ogni tipo di bonus ed onere deducibile.
A tal proposito assume una certa importanza poter scaricare dal peso fiscale ogni costo relativo ad autovettura adibita ad uso esclusivo impresa-professione detraibile fino al 100% dell’Iva.

Meno carico fiscale per le imprese: l’obiettivo degli escapologi

Tale possibilità è concreta e fiscalmente inattaccabile qualora il contribuente sia in grado di fornire prove dell’utilizzo esclusivo del mezzo, ricorrendo ad alcuni accorgimenti come utilizzo del giornale di bordo con annessi nominativi di chi conduce la vettura ed informazioni specifiche su percorrenze.
Le spese complessive di impiego si possono dedurre fino al 20%, mentre l’IVA di detrae completamente, comprendendo anche i pedaggi autostradali.
L’escapologia fiscale rappresenta il nuovo modo di pensare l’impresa, meno carico fiscale per poter rilanciare la propria strategia commerciale: la conoscenza è la chiave del successo.

Pubblicato in Focus

Scritto da

Blogger, esperto di web e web marketing

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