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Autodemolizioni, cosa dice la legge in Italia

Con il termine autodemolizione si intende l’attività di rottamazione di veicoli a motore e rimorchi che siano ormai desueti o che, per qualsiasi altre ragioni, debbano essere distrutte; si parla di un’attività regolamentata dalla legge, che prevede che i veicoli a fine vita devono essere consegnati a un centro autorizzato per la demolizione.

Le fasi dell’autodemolizione

L’attività di autodemolizione si svolge in diverse fasi:

  1. Messa in sicurezza: il veicolo viene messo in sicurezza per evitare il rilascio di sostanze pericolose nell’ambiente.
  2. Demolizione: il veicolo viene demolito in modo da separare i materiali riciclabili da quelli non riciclabili.
  3. Recupero delle parti: le parti ancora utilizzabili vengono recuperate e rivendute.
  4. Trattamento dei rifiuti: i rifiuti non riciclabili vengono trattati in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale.

I centri di autodemolizione devono essere autorizzati, come riporta il sito Danieli.team che si occupa di tali incombenze in provincia di Ferrara, e sono tenuti a rilasciare al proprietario del veicolo un certificato di rottamazione, che attesta la demolizione del veicolo. Il certificato di rottamazione è necessario per la cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Le sanzioni per chi non rispetta la normativa sulle autodemolizioni possono essere pecuniarie e/o penali.

Benefici dell’autodemolizione

L’autodemolizione ha diversi benefici, tra cui:

  • Riduzione dell’inquinamento: l’autodemolizione consente di ridurre l’inquinamento atmosferico e ambientale.
  • Recupero delle risorse: l’autodemolizione consente di recuperare le risorse presenti nei veicoli, come metalli, plastica e vetro.
  • Creazione di posti di lavoro: l’autodemolizione è un’attività che crea posti di lavoro.

Legge in materia di autodemolizione

La legge italiana disciplina le autodemolizioni in diversi provvedimenti, tra cui il Decreto legislativo 209/2003, articolo 231, che stabilisce che i veicoli a fine vita devono essere demoliti da centri autorizzati; il  Decreto Legislativo 152/2006, articolo 187, che disciplina la gestione dei rifiuti di veicoli a motore e rimorchi; il  Decreto Ministeriale 26 aprile 2012 che stabilisce i requisiti per l’esercizio dell’attività di demolizione di veicoli a motore e rimorchi.
In particolare, il decreto legislativo 209/2003 prevede che i veicoli a fine vita devono essere consegnati a un centro autorizzato per la demolizione, che deve procedere alla loro messa in sicurezza, demolizione, recupero delle parti nonché alla cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Requisiti per la demolizione di un veicolo

Per demolire un veicolo, è necessario consegnarlo a un centro autorizzato. Il veicolo deve essere in possesso di tutti i documenti necessari, tra cui:

  • Certificato di proprietà.
  • Libretto di circolazione.
  • Marca da bollo da 16 euro.

Il proprietario del veicolo deve inoltre compilare un modulo di richiesta di demolizione, in cui dichiara che il veicolo è privo di parti di ricambio. Al momento della consegna del veicolo, il centro di autodemolizione deve rilasciare al proprietario un certificato di rottamazione, che attesta la demolizione del veicolo.

Pubblicato in Focus

Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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