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Cosmetici realmente naturali, come riconoscerli

Da diversi anni a questa parte, l’attenzione alla qualità dei cosmetici che si utilizzano ogni giorno si è alzata notevolmente. Oggi come oggi, infatti, sono sempre di più le persone che acquistano cosmetici naturali. Questa tendenza riguarda anche le realtà il cui business ruota attorno al mondo della bellezza.
In merito ai centri estetici, la diffusione della cosmesi naturale ha dato vita a un nuovo trend: i professionisti infatti sono sempre più propensi a utilizzare prodotti per la cura della pelle che siano privi di ingredienti chimici. Al riguardo segnaliamo la linea cosmetica naturale di Ayurway, azienda tra le più note nel settore dell’estetica professionale, che si basa sull’utilizzo di estratti di erbe e di oli essenziali.

Come capire se un cosmetico è realmente naturale

A questo punto, però, è normale chiedersi quali siano gli accorgimenti da considerare per capire se ci si trova davanti a un cosmetico naturale. Rispondere a questa domanda è molto importante in quanto, al giorno d’oggi, la cosmesi naturale e biologica è un business a dir poco remunerativo e diverse realtà cercano di cavalcarlo pur avendo prodotti che non rispondono a criteri di qualità, come avevamo visto in passato parlando della certificazione biologica dei cosmetici e del rischio di truffe.

La lettura dell’INCI

Nel momento in cui si ha intenzione di capire se il cosmetico che si sta acquistando è naturale, è necessario, innanzitutto, leggere l’INCI, ossia l’elenco degli ingredienti riportato, quasi sempre, sul retro della confezione del prodotto. Premettendo il fatto che naturale e biologico non sono sinonimi, ricordiamo che, nel caso dei cosmetici che rientrano nella prima categoria, si ha a che fare con prodotti nel cui INCI non compaiono ingredienti di derivazione chimica.
Diverso, come poco fa accennato, è il caso della cosmesi biologica. Quando si parla di questi prodotti, infatti, si inquadrano dei cosmetici i cui ingredienti naturali devono essere frutto di coltivazioni portate avanti con metodi biologici, ossia senza il ricorso a concimi chimici.

Il nodo delle certificazioni

Il caso dell’Italia è molto particolare per quanto riguarda la cosmesi naturale e biologica. Nel nostro Paese, infatti, manca un quadro normativo chiaro e armonizzato, a partire dalle terminologie da utilizzare per parlare dei prodotti cosmetici. Ecco perché, nel corso degli ultimi anni, sono nate diverse certificazioni che le aziende del settore mettono in primo piano quando propongono i prodotti al mercato.
Entrando nel vivo di questa tematica, non si può non citare lo standard COSMOS. In questo caso, bisogna distinguere due certificazioni differenti. La prima, COSMOS Organic, riguarda i prodotti cosmetici biologici, la seconda, COSMOS Natural, quelli naturali. Da non dimenticare è altresì il disciplinare NaTrue. In questo frangente, abbiamo a che fare con tre classi di cosmetici. La prima è quella dei prodotti naturali, la seconda dei cosmetici naturali con componenti biologiche, la terza dei cosmetici biologici.

Cosmetici 100% naturali: esistono davvero?

Sono tante le persone che, quando iniziano a informarsi sulla tematica attorno alla quale ruota questo articolo, si chiedono se esistono davvero i cosmetici 100% naturali (sono numerose le aziende che, sulle confezioni, mettono in primo piano questa dicitura). I prodotti con questa caratteristica sono molto rari. Tra questi, è possibile includere, per esempio, alcuni oli per il massaggio.
Negli altri frangenti bisogna ricordare l’esistenza dei cosiddetti ingredienti strutturali, tra i quali spiccano gli emulsionanti e i tensioattivi. Per amor di precisione, è il caso di specificare che la normativa europea ammette, nell’ambito della cosmesi naturale, l’utilizzo, tra gli ingredienti, delle cosiddette sostanze natural-identiche. Il nome ci fa capire chiaramente di cosa si parla, ossia di sostanze che si possono trovare in natura ma che sono state sintetizzate artificialmente per realizzare il prodotto.
Da citare sono anche le sostanze natural-simili, di derivazione naturale ma modificate a seguito di processi chimici che non hanno però lasciato alcuna traccia di contaminanti e ingredienti potenzialmente tossici.

Pubblicato in Focus

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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