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Pasqua, storia della maggiore ricorrenza cristiana

L’arrivo della Pasqua ripropone come ogni anno quella che può essere indicata come la maggior ricorrenza cristiana, addirittura più importante del Natale. Con la Pasqua si va a ricordare la Resurrezione di Cristo avvenuta tre giorni dopo la sua crocifissione ad opera dei Romani.
Questo il significato della Pasqua: proprio per questo motivo la Pasqua cristiana è anche detta di Resurrezione, imponendo una differenziane decisiva rispetto a quella ebraica, detta di Liberazione. Per gli ebrei, infatti, la Pasqua (in lingua ebraica Pesach vuol dire “passare oltre”) simboleggia la liberazione dall’Egitto e il passaggio dalla schiavitù alla libertà, avvenuto sotto la guida di Mosè.
Il concetto di liberazione è comunque presente anche nella Pasqua cristiana, ma adattato alla storia del Redentore, morto al fine di liberarci dal peccato originale. Una liberazione che segna anche il passaggio dalla morte alla vita, quella nuova che attenderebbe i cristiani dopo la resurrezione nel Giorno del Giudizio Finale.

Perché la Pasqua si celebra di domenica

Va anche sottolineato come l’origine della Pasqua sia ancora incerta e oggetto di aperta discussione. Essa si festeggia di domenica in quanto proprio questo è il giorno in cui secondo i Vangeli viene scoperto il sepolcro vuoto di Gesù Cristo. Quello di Giovanni, in particolare, afferma che la morte di Gesù ebbe luogo il 14 di Nisan, mese ebraico che cade tra marzo e aprile.
La data della Pasqua come noto, muta di anno in anno e da poco meno di 1700 anni viene osservata la domenica successiva al primo plenilunio che fa seguito all’equinozio di primavera. Questo il motivo per il quale la Pasqua cambia ogni anno, per capire come si calcola la Pasqua si deve quindi fare riferimento al calendario lunare.

Storia della Pasqua

La Pasqua trae le sue origini dall’abitudine di festeggiarla tipica di molte comunità cristiane nel corso dei primi secoli, praticamente nello stesso periodo in cui cadeva la Pesach. Proprio nell’intento di evitare l’accavallamento delle due ricorrenze il Concilio di Nicea, svoltosi nel 325d.C. alla stregua di prima assemblea delle comunità cristiane sparse in vari punti del globo, decise di spostare l’accento dalla morte di Gesù alla sua resurrezione, indicando la domenica successiva al primo plenilunio che fa seguito all’equinozio di primavera.
Un accorgimento per effetto del quale si sarebbe festeggiata in una data variabile ogni anno e comunque compresa fra il 22 marzo e il 25 aprile, in prossimità, ma non in coincidenza con la Pasqua ebraica che invece si festeggia sempre il 4 aprile.
Va anche ricordato come la credenza nella resurrezione di Gesù si ponga alla base di tutte le confessioni cristiane e di conseguenza la Pasqua sia celebrata anche dai mormoni o dagli ortodossi. I secondi, però la festeggiano in una data diversa in quanto seguono ancora il calendario giuliano, ovvero quello entrato in vigore nel 46 a.C. ad opera di Giulio Cesare.

Pasqua 2019: quando cade

Tante tradizioni e significati che si sono perse parzialmente nel tempo, se è vero che oggi la Pasqua è più che altro un’occasione per ritrovarsi in famiglia, per celebrare con tavole imbandite di ogni ben di Dio (tra i dolci tipici della Pasqua, le uova di cioccolata), per scambiarsi gli auguri e per effettuare un’escursione fuori porta, soprattutto il lunedì di Pasquetta.
La Pasqua 2019 cade quest’anno domenica 21 Aprile, in coincidenza con il Natale di Roma e poco prima di un’altra festa a livello nazionale, ovvero il 25 Aprile (Festa della Liberazione). Un’occasione, per molti, di mettere in fila tanti giorni di vacanza concedendosi magari un viaggio.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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