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Il prete gay, la Chiesa, il Sinodo e Papa Francesco

E vissero tutti felici e contenti. Forse è proprio vero che l’amore caccia via la paura o semplicemente è quello che vogliono farci credere. È trascorsa quasi una settimana dall’apertura del Sinodo e i riflettori sono tutti puntati su di lui, l’ex sacerdote polacco Krzysztof Charamsa che ha fatto coming out dichiarando a tutto il mondo di essere gay e di avere un compagno.
Tanti sacerdoti vivono nell’ombra la loro sessualità. Ci sono persone come me che non hanno il coraggio di uscire allo scoperto. Il Sant’Uffizio è il cuore dell’omofobia.”
Krzysztof Charamsa, che subito dopo lo scandalo è partito con il compagno Eduard per la Spagna, ha fatto sapere che è già pronto un libro che racconta la sua storia sia in Italiano che in polacco.

Chi è Krzysztof Charamsa?

Ma chi è questo sacerdote che ha scosso le coscienze del vaticano, già fortemente provate su questo tema? Polacco, 43 anni, prima di essere scomunicato era segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale Vaticana e Ufficiale delle Congregazioni per la dottrina della Fede, quando a guidare il Sant’Uffizio era Joseph Ratzinger.
Nel 2011 componente della Commissione Teologica Internazionale e segretario aggiunto presso la facoltà di Teologia della Pontificia università Gregoriana di Roma e nell’ottobre 2015 segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale.

Cos’è il Sinodo e quali saranno i temi affrontati ?

Il Sinodo è un’assemblea consultiva, nel senso che il Papa non è vincolato dalle sue decisioni ma è comunque considerato un organo le cui opinioni sono molto importanti.preti
Sono in totale 253, tra ecclesiastici e laici, i partecipanti alla terza assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, dedicata al tema della pastorale familiare, inaugurata domenica con la messa di papa Francesco nella Basilica vaticana. La discussione, aperta lunedì 6 ottobre, si chiuderà domenica 19 con la beatificazione di Paolo VI in piazza San Pietro.
Tra i temi in discussione c’è l’ aborto, il trattamento riservato all’interno della Chiesa ai credenti divorziati, l’atteggiamento da tenere nei confronti delle coppie omosessuali e in generale il rapporto fra Chiesa e società sui concetti di famiglia e sessualità.
Nell’ultimo sinodo, terminato un anno fa, i vescovi si erano divisi in maniera piuttosto netta sui due temi più delicati: il riconoscimento delle coppie gay e la comunione ai divorziati.

Papa Francesco e il tema omosessualità:

Durante il suo viaggio apostolico a New York, Papa Francesco ha avuto ben due colloqui molto significativi sul tema dell’omosessualità, argomento che crea molto scompiglio tra i vertici ecclesiastici e su cui Bergoglio sta cercando aperture nella sua chiesa .
Il primo incontro è stato con Kim Davis, ampiamente trattato dalla stampa statunitense. Una funzionaria americana che ha trascorso cinque giorni in prigione perché da protestante si è rifiutata di trascrivere un matrimonio omosessuale, nonostante la legge. Ovviamente la Sala Stampa Vaticana, ha tenuto a precisare che è stato un evento casuale e che il pontefice non ha assolutamente dato sostegno alle tesi di Davis sostenendo che è stato solo un atto di cortesia da parte del Pontefice.
Mentre molto rilievo ha avuto l’incontro ufficiale che Papa Francesco ha avuto con Yayo Grassi un suo vecchio alunno, alcuni amici e il compagno.

Il Coming Out dell’ex sacerdote:

Yayo Grassi, 67 anni, è un imprenditore argentino che si occupa di catering. Ha conosciuto Bergoglio circa cinquant’anni fa, quando frequentava il collegio dei gesuiti dove allora Papa Francesco insegnava, nella città argentina di Santa Fè.papa-francesco-i
Dopo alcuni contatti mail tra il professore e il suo giovane allievo, dai toni molto aspri in quanto il ragazzo aveva parlato a Bergoglio della sua omosessualità, i due non si sono sentiti per molti anni.
Yayo Grassi ha incontrato il Pontefice a Roma nel 2013 e lì ha espresso il desiderio, presso l’ambasciata americana, di rincontrarlo durante il suo viaggio in America. Non sappiamo cosa succederà al termine del Sinodo se ci saranno novità o sarà di nuovo un buco nell’acqua.
Per quanto concerne Charamsa è ormai lontano con il suo compagno anche e soprattutto dalle chiacchiere dell’ambiente ecclesiastico.
Ha un blog è molto attivo sui social network e ha dedicato il suo coming out ai tantissimi gay che non hanno la forza di uscire allo scoperto per paura e angoscia, spronandoli a essere liberi, perché l’amore, il loro amore, è puro.

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Scritto da

Calabrese, testarda e con la passione per il giornalismo.

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