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ISA 2019: novità sui controlli del Fisco

Sono stati introdotti come strumenti dell’Agenzia delle Entrate per sostituire i famigerati studi di settore: il loro nome, la sigla ISA, sta a significare Indici sintetici di affidabilità fiscale come da guida del Fisco diffusa nel giugno 2019.
Nel concreto a partire dalle dichiarazioni dei redditi 2019 gli ISA andranno a sostituire gli studi di settore ed i parametri. Gli indici sintetici di affidabilità fiscale sono indicatori che nascono sulla base di una metodologia statistico-economica fondata su dati e informazioni contabili e strutturali.
Grazie agli ISA gli operatori economici possono valutare autonomamente la propria posizione e, sulla base di questa, verificare il grado di affidabilità su una scala di valori che va da 1 a 10.

Gli ISA, Indici sintetici di affidabilità fiscale

Per i contribuenti affidabili sono previsti una serie di benefici: a seconda del punteggio raggiunto infatti è possibile essere esclusi da alcuni tipi di accertamenti, beneficiare di riduzione dei termini degli accertamenti, essere esonerati dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione.
In sostanza gli indici sintetici di affidabilità fiscale sono stati introdotti a partire dal 2019 per fungere da strumenti statistici di compliance fiscale che fungono un po’ come le vecchie autoverifiche riferite alla propria adeguatezza e conformità alle regole del Fisco. Sono rivolti a diverse categorie di professionisti, dall’agricoltura al commercio passando per altri settori.

Novità del Fisco in termini di ISA

Nelle ultime ore il Fisco ah tenuto a precisare alcuni aspetti in termini di ISA: nella sua circolare 20/E del 9 settembre 2019 infatti, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che la attribuzione di un punteggio compreso tra 6 e 7,99 non comporterà, di per sé, l’attivazione di un’attività di controllo. Ci si troverà in una sorta di zona grigia che non prevede controlli.
In generale si precisa che l’Agenzia delle Entrate “terrà conto di un livello di affidabilità minore o uguale a 6 ai fini della definizione delle specifiche strategie di controllo basate su analisi del rischio di evasione fiscale, come stabilito dal provvedimento del 10 maggio 2019”.
In sostanza i controlli del Fisco potranno scattare a partire da un punteggio che sia inferiore a 6. Altra importante precisazione in materia di cause di esclusione “i soggetti che possono usufruire del regime agevolato forfetario previsto dalla Legge n. 398/1991 non applicano gli Isa.

Modifiche ISA precompilato

Una precisazione fondamentale dato che, nei mesi scorsi, subito dopo l’entrata in vigore del provvedimento, diverse associazioni di categoria e ordini professionali avevano espresso i propri dubbi.
L’Agenzia delle Entrate ha tenuto anche a chiarire che sarà possibile apportare modifiche all’ISA precompilato in caso di criticità evidenziate dagli indicatori di anomalia: in sostanza il contribuente potrà provvedere a calcolare un’altra volta il proprio ISA.

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Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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