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Immigrati in soccorso della lingua italiana

Gli immigrati si mobilitano per venire in soccorso della lingua italiana; accade anche questo in tempi di tagli e di Finanziaria. La nuova Legge di Stabilità infatti, come ormai noto a tutti, è andata a colpire in maniera piuttosto pesante il settore della Cultura con tagli consistenti che stanno provocando levate di scudi in tutto il Paese; tra coloro che ne hanno pagato dazio vi è anche l’istituto Dante Alighieri, attivo nella cura e promozione della lingua italiana.
L’istituto Dante Alighieri, lo ricordiamo, è un’ istituzione fondata nel 1889 da Giosuè Carducci con lo scopo di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana e mantenere vivo, tra gli stranieri e gli italiani sparsi nel mondo, l’amore per la civiltà italiana; conta più di 400 comitati sparsi nel mondo con 3300 corsi d’italiano seguiti da 220 mila studenti.
Nonostante queste credenziali, all’interno dell’ultima Finanziaria (ora Legge di Stabilità) vengono tagliati del 50% i finanziamenti all’istituto.

 

L’ istituto Dante Alighieri:

Appresa la delibera sono subito scattate le contromisure per evitare gravi ricadute su un istituto così prestigioso; ecco allora che un’ associazione di immigrati, il cui nome è “Nuovi Italiani”, ha indetto una sottoscrizione per accorrere in aiuto dell’istituto Dante Alighieri. Khawatmi (manager della Indesit ed al vertice dell’associazione Nuovi Italiani) ha lanciato un appello ai 41 mila iscritti del suo movimento e a tutti gli immigrati in quanto:
“La lingua italiana è quel meraviglioso collante che ci unisce al di là delle differenze delle nostre origini, fede, credo e che ci permette di appartenere ad una grande nazione che abbiamo scelto come nostra nuova patria – scrive Khawatmi al Corriere della Sera – noi nuovi italiani, che ci identifichiamo nella cultura e nella ricchezza  della lingua italiana, non possiamo rimanere indifferenti  di fronte a questa tragedia: il mio  appello è quello di fare un piccolo dono anche modesto, quale segno tangibile della nostra fedeltà e amore verso coloro che promuovono la lingua italiana nel mondo”.

 

Appello per evitare la chiusura:

L’appello era stato lanciato dalle pagine del settimanale Io Donna in edicola con il Corriere della Sera, ed ha provocato come prevedibile sdegno e protesta; lo stesso Franco Frattini, Ministro degli Esteri dell’attuale Governo, nel parlare dei tagli all’istituto ha sottolineato come la decisione sia molto dolorosa data l’opera meritoria svolta dall’ istituto Alighieri nel mondo ed il suo ruolo fondamentale nella promozione della nostra cultura all’estero.
A questa sforbiciata di oltre il 50% dei finanziamenti vanno anche sommati i tagli che vi erano stati già lo scorso anno; 400.000 euro tagliati sullo stesso capitolo, fanno sapere dall’istituto, che sommati a quelli in vista andrebbero a rappresentare la sfoltita più consistente subìta da un Ente culturale italiano negli ultimi due anni. Numeri che, come certificato sempre dalla rivista Io Donna, sono ben più pesanti se rapportati a quanto succede all’estero dove gli enti culturali (vengono presi a riferimento il British Council, il Goethe-Institut, il Cervantes, Alliance Française) godono di finanziamenti ben più cospicui.
In buona sostanza, come ci era stato già ampiamente anticipato dallo stesso Ministro dell’Economia, all’orizzonte si prospettano tempi duri per la Cultura.

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