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Mascherine ffp3, guida all’acquisto

Le mascherine sono dispositivi di protezione fondamentali per molte categorie di lavoratori. Negli ultimi mesi però il loro utilizzo si è allargato anche al di fuori dei luoghi di lavoro. Le mascherine però non sono tutte uguali: ne esistono diverse tipologie, classificabili in base alla loro capacità di filtrare l’aria che viene respirata da chi le indossa.
La richiesta dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie è in continuo aumento: questo trend vale anche per le mascherine FFP3, che sono quelle che garantiscono il maggior livello di protezione. Per scegliere quale modello acquistare è necessario conoscere le caratteristiche delle varie opzioni disponibili sul mercato.

Come scegliere la mascherina

Durante questi mesi la gente si è abituata a vedere mascherine di ogni tipo, da quelle fatte in casa a quelle “prese in prestito” da ambiti professionali. Ovviamente tra le varie tipologie di dispositivi ci può essere molta differenza: le mascherine ffp3, essendo quelle che devono garantire la massima sicurezza, prima di essere messe in commercio vengono sottoposte a numerosi test e controlli.
Sul sito di RS Components è possibile trovare un’ampia sezione dedicata all’abbigliamento da lavoro e ai dispositivi di protezione individuale. Tra questi ci sono anche i respiratori usa e getta e quelli riutilizzabili. Per scegliere il modello più adatto ai propri bisogni è necessario conoscere le caratteristiche delle varie tipologie di mascherina disponibili.
Lo scopo principale delle mascherine facciali è quello di proteggere chi le indossa dalle particelle più o meno dannose che sono presenti nell’aria. In molti ambienti lavorativi il loro utilizzo è necessario (in alcuni casi è addirittura obbligatorio) ed il dispositivo da indossare viene scelto in base quella che è la quantità di sostanze aviotrasportate a cui si è esposti.

Le tipologie di mascherine

Le mascherine FFP1 forniscono una protezione dalle polveri non tossiche ed hanno la capacità di filtrare almeno l’80% delle particelle che hanno una dimensione di almeno 0,6 μm. Sono perfette per quegli ambienti in cui non sono presenti polveri o aerosol tossici. Non offrono un’adeguata protezione dagli agenti patogeni che si possono trasmettere per via aerea.
Le mascherine FFP2 offrono una maggiore protezione, perché riescono a filtrare almeno il 94% delle particelle fino a 0,6 μm. Proteggono dalle polveri e dai fumi dannosi per la salute: per questa loro capacità filtrante vengono utilizzate all’interno di industrie come quelle metallurgiche o minerarie, ma sono perfette anche chi lavora nel campo dell’edilizia.
Come già spiegato in precedenza, le mascherine FFP3 sono quelle che offrono la maggiore protezione. Sono un’efficace barriera contro le polveri, i fumi e gli aerosol tossici o che possono rappresentare un pericolo per la salute. Riescono a filtrare almeno il 99% delle particelle fino a 0,6 μm, quindi sono la soluzione ideale per chi lavora in quegli ambienti in cui vengono manipolate sostanze e polveri pericolose, come ad esempio le industrie chimiche o faramceutiche.

Mascherine FFP3: funzione della valvola e durata

Le mascherine possono essere dotate o meno di una valvola. La sua funzione è quella di favorire una migliore respirazione e la sua presenza si rende praticamente necessaria nel caso in cui si debba indossare la mascherina per lunghi periodi. Le FFP1 e le FFP2 sono disponibili sia con che senza valvola, mentre quasi tutti i modelli di FFP3 ne sono dotati.
Se non viene espressamente specificato il contrario sulla confezione o sul dispositivo stesso, le mascherine sono usa e getta. I dispositivi contrassegnati con la lettera R sono riutilizzabili, mentre quelli con la sigla NR non sono riutilizzabili. Questo tipo di mascherine garantiscono una protezione per l’intera durata del ciclo di lavoro, quindi per otto o dieci ore in ambienti contaminati.

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Scritto da

Giornalista di inchiesta, blogger e rivoluzionario

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