L’orto sul terrazzo:
Proprio per la diffusione del fenomeno, oggi si possono scegliere diversi tipi di orto in base allo spazio che si ha a disposizione. Partiamo dal più piccolo: l’orto a porter che potremmo dire essere il più bizzarro. Si tratta di piccoli vasi o bicchieri da “portare in giro” e una volta rientrati a casa da sistemare in un luogo adatto. Quando lo spazio scarseggia, si può scegliere anche l’orto verticale: la creazione di pannelli di legno con tante tasche di stoffa dentro alle quali piantare i semi.
Il più diffuso è l’orto in terrazzo con diversi vasi grandi da sistemare, lo dice la parola in terrazzo, in modo da avere una buona esposizione solare. C’è n’è anche per gli ecologisti che potrebbero scegliere l’orto riciclato costituito da bottiglie di plastica tagliate, o tetrapack che vanno a sostituire il classico vaso.
Se non si dispone di un giardino, ma di un ampio spazio in cemento si può optare per l’orto rialzato che utilizza dei vasconi, possibilmente in legno di cedro, in cui poter piantare ortaggi, frutta e fiori.
In alcune scuole si sta diffondendo l’orto didattico in appezzamenti di terreno davanti agli edifici scolastici aperti ai bambini che imparano la cultura della campagna. Infine, ci sono gli orti urbani che oggi hanno una vera e propria carta d’identità che indica la qualità del terreno, il luogo e la produttività. Per evitare la giungla fai da te, è stato stilato dalla Fondazione Campagna Amica anche un vademecum di comportamento.
A Roma, due architetti hanno evidenziato ben 65 spazi dedicati all’orto con centinaia di lotti assegnati a famiglie e hobbisti. In molti casi infatti, visto che il terreno insiste su un suolo pubblico, è il Municipio ad assegnare i lotti secondo il regolamento comunale. E nella capitale, è lo stesso sindaco Gianni Alemanno ad illustrare la situazione: “Sta crescendo la richiesta di parchi ad orto. Dovunque si riescono a realizzare hanno un grandissimo successo”.
Futuro per le città italiane:
Il fenomeno sta crescendo con ottimi risultati tanto che il primo cittadino di Roma, in un forum della Coldiretti, ha parlato anche di una proposta, ovvero trasformare una parte della tangenziale in orto urbano sopraelevato. “Mi piace un’idea di riutilizzo della ‘sopraelevata’, la Tangenziale est di Roma, quella che esiste attorno alla stazione Tiburtina – spiega Alemanno – siccome nella nuova sistemazione una parte di questa sarà dismessa, invece di demolirla si può trasformare la parte superiore in orti urbani, anche con un grande impatto visivo”.
Roma potrebbe dunque seguire l’esempio di New York, dove è stato realizzato l’High Line Park, una linea ferroviaria sopraelevata in disuso trasformata in un parco urbano famoso in tutto il mondo, stravolgendo una volta per tutte l’idea del verde in città.