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Treviso: leghisti contro le nutrie

Leggiamo con curiosità una notizia apparsa su un giornale veneto in riferimento ad un fatto accaduto poche ore fa; si tratta di un blitz notturno da parte di un movimento animalista effettuato fuori dalla sede del municipio di Treviso che ha avuto come bersaglio Giancarlo Gentilini, leghista della prima ora noto con l’appellativo di “sceriffo”, ex primo cittadino di Treviso ed attuale vice sindaco.
Scopo della protesta, una campagna contro le nutrie intrapresa dall’amministrazione a seguito della recente alluvione nel Veneto che, secondo alcuni politici locali e esperti che gestiscono il territorio, sarebbe stata causata proprio da questi animali per via delle tane che scavano negli argini.
Gentilini, già noto per il suo atteggiamento poco accomodante nei confronti degli animali, cacciatore dichiarato (fu lui, tra l’altro, ad affermare in materia di immigrati che “bisognerebbe vestirli da leprotti ed inseguirli col fucile”) e che in passato si era segnalato, parlando di cani, per aver teorizzato una fantomatica difesa della razza padana scagliandosi contro le altre razze canine arrivate da chissà dove, è stato invitato da uno striscione esposto durante il blitz al Municipio a tenere “giù le mani dalle nutrie”.

 

Treviso, Gentilini vuole sparare alle nutrie:

Gli amministratori, secondo quanto dichiarato dall’associazione “100% Animalisti”, starebbero cercando di scaricare le responsabilità dei disastri dovuti all’alluvione su questi animali e ne stanno chiedendo quindi lo sterminio; tra di loro – si legge sempre sul sito del movimento animalista – quello che si è fatto sentire di più è l’ex sindaco di Treviso, attuale vicesindaco, Giancarlo Gentilini, il quale ha dichiarato di sparare a tutti gli Animali e con particolare piacere alle Nutrie.
L’ associazione “100% Animalisti” conclude affermando che, quanto accaduto, è da imputarsi piuttosto all’incuria atavica dell’amministrazione, alle speculazioni edilizie e cementificazioni selvagge e non alla presenza di questi erbivori che, già adesso, finiscono spesso preda dei cacciatori. 
In sostanza, dopo gli immigrati, i leghisti sembrano essere alle prese con un nuovo nemico contro il quale dover combattere; restiamo alla finestra per scoprire come finirà e, soprattutto, chi tra leghisti e nutrie riuscirà a spuntarla.

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