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Sanità italiana, sempre più privata?

Si dice spesso che uno dei vantaggi di vivere in Italia sia la presenza della sanità che, anche se un po’ rabberciata e in deficit costante, è comunque in grado di offrire cure pubbliche a tutti. Non come in altri paesi dove ad essere curati sono soltanto coloro i quali hanno i soldi per potersi permettere una assicurazione.
Un fiore all’occhiello, malgrado la situazione di criticità in cui versa la sanità soprattutto al sud Italia, ma che starebbe cambiando. Almeno secondo quanto riportata da uno studio condotto dal Censis, teso ad affermare che la sanità italiana sta diventando sempre più privata: in particolare, il 62% di chi ha avuto una prestazione dal pubblico ne ha pagata una anche nel privato.

Sanità, sempre più privato combinato al pubblico

Una tesi che, come riportato da Quotidianosanita.it,è stata supportata anche dal 53° Rapporto sulla situazione sociale del Paese fornito dall’istituto di Giuseppe De Rita: anche qui si conferma che il rapporto degli italiani con la sanità appare improntato sempre di più a una logica “combinatoria”, ovvero misto di pubblico e privato.
Entrando maggiormente nello specifico risulterebbe che gli italiani per avere ciò di cui hanno bisogno si rivolgono in maggioranza sia al pubblico che al privato nella media di 80% contro 20%: ovvero, su 100 prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza richieste dai cittadini, quasi 28 sono finite comunque nella sanità a pagamento.

Chi si rivolge alla sanità privata

Altro dato interessante, negli ultimi 12 mesi il 62% degli italiani che ha svolto almeno una prestazione nel pubblico ne ha fatta anche almeno una nella sanità a pagamento. E non si parla soltanto, come si potrebbe pensare, di cittadini con redditi alti. Anche chi ha redditi inferiori si rivolge alla sanità privata.
Ecco allora che la sanità diventa un qualcosa che grava pesantemente sul bilancio familiare degli italiani. Che continuano a non fidarsi troppo della sanità pubblica: lo si riscontra da un altro dato riferito alla solitudine della non autosufficienza.
Attualmente in Italia sono presenti oltre 3 milioni e mezzo di persone non autosufficienti, una crescita del (+25% dal 2008; si parla in larga parte di anziani, cittadini over 65, a sostegno della tesi che vede l’invecchiamento della popolazione italiana come uno dei problemi da affrontare da qui al futuro.

Il problema dei non autosufficienti

Ebbene secondo gli italiani la sanità attuale non sarebbe in grado di prendersi in carico un problema così grande, destinato a crescere ulteriormente, quale quello dell’invecchiamento della popolazione. Non a caso il 56% degli italiani dichiara di non essere soddisfatto dei principali servizi socio-sanitari per i non autosufficienti presenti nella propria regione.
Chi ha in famiglia un disabile grave conosce bene la situazione di cui si sta parlando ed è ben conscio dei costi cui si va incontro. Si parla quindi sempre di sanità privata, cui ci si deve necessariamente rivolgere per curare al meglio una persona disabile o comunque non autosufficiente.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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