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Alimenti e salute: come scegliere quelli più sicuri

Scegliere gli alimenti più adatti per la propria tavola tenendo in grande considerazione l’aspetto relativo alla salute: un tema più che mai d’attualità e di importanza fondamentale soprattutto se rapportato a quanto emerso negli ultimi tempi.
Dagli alimenti pericolosi per la salute in quanto incartati in confezioni contenenti sostanze chimiche pericolose, passando allo scandalo della terra dei fuochi, l’area situata tra Napoli e Caserta nella quale si assiste da anni allo sversamento illegale di rifiuti anche tossici da parte della camorra con susseguente possibile ricaduta di sostanze tossiche negli alimenti.
E poi ancora: gli alimenti contraffatti, quelli di dubbia provenienza o ritirati dal mercato perché considerati rischiosi per la salute, carni infette o contraffatte, come nel caso recente di certificati truccati per far apparire carne scadente come pura chianina; ce ne è davvero per tutti i gusti con il risultato che anche la scelta alimentare diventa di fondamentale importanza.
Quello che mangiamo contribuisce a mantenere o compromettere la nostra salute, di conseguenza la scelta deve essere più che mai oculata.

Come scegliere gli alimenti da acquistare

Come scegliere quindi gli alimenti da acquistare? Come essere sicuri che si sta mettendo nel nostro carrello della spesa un prodotto salutare e senza rischi? Orientarsi nella scelta non è facile, seguire alcune regole è più che mai fondamentale.
Proviamo a fornire alcuni consigli (che lo stesso ministero della Salute ha inserito alcune settimane fa in un decalogo) per tentare di guidare i consumatori in un percorso di acquisto consapevole di alimenti sani e sicuri: vediamo i punti fondamentali.

  • Il primo consiglio è sempre quello di leggere bene l’etichetta. Si tratta di una vera e propria carta di identità dell’alimento che si sta acquistando. Una legge del 2011 impone una maggiore trasparenza sulla caratteristiche dei prodotti alimentari stabilendo l’obbligo di riportare sull’etichetta stessa la provenienza oltre che (in base ad una legge Ue) eventuale presenza di ingredienti con tracce di Ogm (organismi geneticamente modificati).
  • Nel caso di alimenti senza etichetta, il rivenditore è comunque obbligato a esporre e a fornire le indicazioni sull’origine degli alimenti.
  • Fare massima attenzione alla data di scadenza dell’alimento: sembra superfluo ricordarlo ma repetita iuvant. Al riguardo è bene distinguere la data di scadenza dal termine minimo di conservazione. Che è quello espresso dalla nota dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…” La differenza tra termine minimo di conservazione e scadenza è presto detta: nel primo caso si va ad indicare che le caratteristiche del prodotto restano inalterate fino alla data indicata: dopo il prodotto stesso può essere comunque consumato me non se ne garantisce l’integrità. La scadenza vera e propria, segnalata con la dicitura “da consumarsi entro…” sta a indicare che oltre quel limite temporale il prodotto non può più essere consumato in quanto costituisce pericolo per la salute.
  • Fare massima attenzione agli ingredienti: questi sono elencati in ordine di quantità, dal più presente al meno utilizzato. L’elenco dei prodotti è utile anche per chi soffre di eventuali allergie alimentari.
  • Diffidare di prodotti messi in vendita ad un prezzo estremamente basso. Soprattutto se si tratta di determinati prodotti di elevato standard come ad esempio l’olio extravergine di oliva, poiché il prezzo troppo basso può essere sinonimo di bassa qualità.

I prodotti surgelati

Uno dei rischi maggiori quando si parla di alimenti è quello legato ai prodotti surgelati: ovvero prodotti che subiscono un processo tramite il quale si formano, al loro interno, cristalli di ghiaccio di dimensioni ridotte che una volta scongelati lasciano inalterate le caratteristiche del prodotto.
Processo che viene ripetuto nel ‘congelamento’, che è quello che facciamo con i nostri freezer domestici a temperature un po’ meno rigide rispetto a quelle del surgelamento. Il rischio maggiore è quello di acquistare al supermercato prodotti surgelati e di lasciarli troppo tempo nel carrello della spesa salvo poi arrivare a casa e riporli nel nostro freezer: si tratta di un gesto sbagliatissimo e rischiosissimo poiché nell’attesa i nostri prodotti hanno subìto un semi – scongelamento.
I prodotti surgelati non possono stare troppo tempo a temperatura ambiente, subendo quindi un parziale scongelamento, ed essere poi nuovamente congelati. Così come è bene tenere a mente che i surgelati dovrebbero essere tolti dal nostro freezer e cucinati immediatamente: passarli sotto acqua calda (cosa che fanno in molti) per accelerare il processo di scongelamento è più che mai errato. E rischioso, dato che si va a cuocere parzialmente la parte esterna.
Ultima accortezza: un prodotto scongelato non va mai ricongelato. O lo si consuma subito o, piuttosto, lo si getta nei rifiuti.

Pubblicato in Focus

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Giornalista scomodo - "L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede..."

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