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Vigili del Fuoco: lettera a Napolitano

I Vigili del Fuoco si rivolgono pubblicamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per denunciare quelle che secondo loro sono le pessime condizioni di lavoro e chiedere il suo autorevole intervento.
La questione è delicata ed era stata già affrontata in passato dalle pagine del nostro giornale all’interno di un’intervista realizzata con il sindacato di base dei Vigili del Fuoco ( Vigili del Fuoco, il sindacato: “noi emarginati e dimenticati” ) dalla quale era emersa una condizione di forte disagio.
All’interno della lettera viene posto l’accento su quelle che sono considerate le maggiori mancanze ai danni proprio del Corpo dei Vigili del Fuoco, rivendicazioni portate avanti da diverso tempo. Si legge di una situazione legata al contratto di lavoro, scaduto dal 31 dicembre 2007, accompagnato da uno stipendio ritenuto fortemente inadeguato rispetto alla mole di lavoro svolto.

 

 

 

Cosa reclamano i Vigili del Fuoco:

Si aggiunge poi la questione relativa alla situazione dell’organico con numeri che evidenziano una grande carenza di personale e di nuove assunzioni; mancanza che viene spesso supplita con il richiamo in servizio di personale precario formato da ragazzi e ragazze alle prime armi non paragonabili con l’esperienza e professionalità acquisita da un vigile permanente.
A tutto questo c’è da aggiungere la precaria condizione dei mezzi di lavoro e di soccorso di cui il Corpo dispone, molti dei quali ritenuti vetusti e logorati dall’ uso;  anche questa è una situazione che va avanti da diverso tempo, basti pensare che in occasione del terremoto a l’Aquila il 6 Aprile 2009, i Vigili del Fuoco sono partiti  da tutta Italia con mezzi mai revisionati nè controllati e che la metà dei suddetti mezzi  non è riuscita ad arrivare a destinazione poichè si è fermata per strada.
Da questo elenco si comprende la delicatezza della questione e si evince facilmente che la condizione in alcuni casi ai limiti del ridicolo in cui vertono attualmente i Vigli del Fuoco deriva dai tagli dei vari Governi che hanno portato a tutto questo; in base a quanto scritto all’interno della lettera, la vicenda sarebbe già nota da tempo nelle aule del Parlamento italiano ma nessuno avrebbe ancora proposto una soluzione efficace a porvi rimedio.
Così, per non finire nell’oblio come accade con molte altre vicende che emergono nei dibattiti all’interno dell’ aula di Montecitorio terminate nel dimenticatoio, si è scelto di scrivere direttamente al Presidente della Repubblica ricordando come, dopo la tragedia in Abruzzo, fosse stato lo stesso Napolitano a premiare il Corpo dei Vigli del Fuoco con una medaglia d’oro definendoli “esempio dell’Italia migliore e degli italiani migliori”. 
Nelle situazioni di emergenza e catastrofi sono sempre i Vigili del Fuoco ad intervenire ed a prestare la loro opera in favore di quelli che sono in difficoltà e che ne invocano l’aiuto; ora sono loro a chiedere, con una lettera appello, l’appoggio del Presidente della Repubblica affinchè siano date loro risposte.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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