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Natale e crisi: boom del riciclo dei regali

Natale come noto, è tempo di regali e spese folli tuttavia, causa la crisi economica in atto, per quest’anno può andar bene anche qualcosa di riciclato; da un’indagine condotta dall’associazione contribuenti italiani su come si comporteranno i consumatori per i regali natalizi è emerso che gli italiani tenderanno sempre più a riciclare.
Questa tendenza è in aumento rispetto agli ultimi anni, si passa infatti dal 26% del 2008 al 37% di quest’anno, praticamente 1 italiano su 3. Tra le ragioni maggiormente indicate dagli intervistati quali cause di questa tendenza del riciclo, al primo posto, con il 36% risulta esserci l’abitudine; la maggior parte dei casi in sostanza, è da addebitarsi a comportamenti usali e ripetuti nel tempo che vedono l’arte di riciclare regali come una consuetudine ormai consolidata.
Al secondo posto tra le motivazioni, con il 34%, si agisce per ristrettezze economiche; il dato è estremamente interessante e legato a doppio filo alla forte crisi economica che evidentemente influisce anche su comportamenti specifici e circoscritti nel tempo quali gli acquisti dei regali per Natale.
Altre cause (alcune piuttosto singolari) che spingono al riciclo dei regali sono: vendetta per aver ricevuto lo scorso anno un regalo che si ritiene riciclato (14%); necessità di  svuotare gli armadi (10%); mancanza di tempo per andare in giro a fare acquisti (6%).

 

Corsa al riciclo dei regali:

Secondo l’indagine condotta dall’associazione contribuenti, tra i prodotto maggiormente riciclati in questo Natale 2010 vi sarebbero panettone, pandoro e scatole di cioccolatini; anche candele, bagni schiuma e soprammobili hanno un posto di rilievo tra i regali riutilizzati così come collane, braccialetti e persino borse e portafogli.
Di fronte al persistere della crisi economica in definitiva, gli italiani si vedono costretti a ricorrere alla creatività ma d’altra parte, come noto, la necessità affina l’ingegno; così  si spiega il boom del riciclo dei regali.
Negli scorsi giorni avevamo fornito altri dati in riferimento al binomio feste natalizie e crisi, segnalando come, per questo Natale, 1 italiano su 4 avrebbe rinunciato all’albero (le vendite degli abeti fanno registrare un calo del 27% rispetto allo stesso fine settimana del 2009) a causa dell’aumento dei prezzi del 12%.
Numeri che sembrano esser una prova conclamata della crisi ma che tuttavia risultano in controtendenza rispetto al caos che investe le città in questi giorni di acquisti ed alla folla che invade i centri commerciali di tutta Italia; per spiegare questa inclinazione forse risulta utile basarsi su un altro dato fornito sempre dall’associazione contribuenti italiani, dato che sottolinea come 3,7 milioni di persone starebbe ancora pagando i debiti contratti da acquisti effettuati tramite carte di credito nel Natale del 2009.
In sostanza, con la crisi o meno gli italiani non sembrano voler rinunciare al Natale ad alla sua atmosfera gioiosa; anche a costo di ricorrere al riciclo dei regali o di indebitarsi fino al Natale successivo.

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