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Mutui casa: 18 rate non pagate e la banca vende l’immobile

Via libera al decreto legislativo che va a recepire la direttiva europea 17 del 2014 in materia di mutui casa. Una misura che è stata caldeggiata proprio dall’Unione Europea e che mira ad offrire maggiori garanzie per i consumatori andando, al contempo, a prevedere misure più drastiche per chi non rispetta la legge.
Un provvedimento che è già noto come legge che consente alle banche il sequestro dell’immobile dopo 18 rate non pagate. E in effetti è questo uno degli aspetti che caratterizza la nuova regolamentazione.
Una clausola che non sarà retroattiva e che varrà soltanto nel caso in cui cliente e banca si accorderanno. Vediamo nello specifico gli altri aspetti che caratterizzano questa norma che va ad apportare modifiche sostanziali in tema di mutui casa.

Maggior chiarezza dalla banche:

Cambia il rapporto con le banche in materia di muti casa; prima di essere sottoscritto, al consumatore dovrà essere spiegato in modo chiaro e trasparente il modo in cui verrà calcolato il Taeg, ovvero il tasso annuo effettivo globale che rappresenta il costo del finanziamento.
Altre informazioni dettagliate dovranno essere fornite all’utente nel Pies, ovvero il Prospetto informativo europeo standardizzato introdotto dall’Ue la cui adesione resta facoltativa per le banche ma che, nei fatti, ha visto la gran parte degli istituti di credito italiani aderire.
Fin qui la parte relativa alle maggiori tutele per i consumatori; vi è poi la questione legata alla possibilità di pignoramento dell’immobile direttamente dalla banca in caso di 18 rate del mutuo non pagate.

La banca si riprende casa se non si paga il mutuo:

La grossa novità del decreto legislativo è proprio questa facoltà delle banche di assumere la proprietà dell’immobile dopo 18 rate non pagate da parte dell’utente.
E il tutto avverrà in modo diretto, senza passare per il tribunale, con la banca che potrà provvedere alla rivendita immediata senza attendere sentenze.
Si tratta di una clausola come detto non retroattiva e facoltativa; prima di firmare il contratto, l’utente e la banca potranno stabilire se inserire o meno la clausola che trasferisce la proprietà dell’immobile alla banca in casi di inadempimento.

Cosa succede quando la casa passa alla banca?

Qualora la casa passi alla banca, come detto, questa potrà procedere alla vendita bypassando l’asta giudiziaria. Quando la casa passa alla banca o viene venduta, l’intero debito dell’utente si estingue anche se il valore dell’immobile è inferiore al debito residuo.
In caso contrario, ovvero se dalla vendita si ricava una cifra superiore al debito residuo, il consumatore ha diritto a incassare la parte eccedente. La norma stabilisce anche che l’utente abbia diritto all’assistenza di un consulente che lo aiuterà a valutare al meglio la convenienza di questa clausola; e che il valore dell’immobile venga stabilito da un perito indipendente.

E se il consumatore non aderisce alla clausola?

La clausola è come detto facoltativa. Cosa succede se il consumatore decide di non aderire? Resta in vigore la regola precedente, ovvero quella che prevede la possibilità per la banca, in caso di 7 rate non pagate, di richiamare il cliente al rientro.
Qualora il debito non venga uteriormente estinto, scattano pignoramento e vendita forzata dell’immobile da parte della banca.

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