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Mercato immobiliare: una crisi su più fronti

Che il mercato immobiliare viva una profonda crisi non è certo un mistero; le compravendite di case sono per lo più ferme da tempo, nelle grandi città i cartelli ‘vendesi’ o ‘affittasi’ posti sugli immobili continuano a proliferare ma spesso restano lettera morta. Chi possiede un immobile lo vede inesorabilmente svalutarsi e la tendenza, almeno così viene detto, non è destinata ad invertirsi; almeno non nel breve termine.
Secondo nuovi dati Istat da poco resi noti infatti, il crollo del mercato immobiliare prosegue la propria marcia: nel terzo trimestre 2012 le compravendite sono infatti scese di un ulteriore 23,1% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Sono state 134.984 le convenzioni notarili per compravendite immobiliari registrate in questo trimestre del 2012. E a crollare, dato che tutti i fattori di un settore sono strettamente interconnessi tra loro, sono anche i mutui: nei primi nove mesi del 2012 le concessioni di ipoteche immobiliari a garanzia di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni verso banche e soggetti diversi dalle banche hanno registrato una perdita annua del 39,5% con un’ incidenza più marcata nelle isole (-50,6%) e al Sud (-42,8%).

 

Crisi delle vendite e sfratti per morosità:

Dati piuttosto esplicativi e che dimostrano come ci sia poco da stare sereni; il settore del mattone è estremamente in crisi e le compravendite ai minimi storici spingono talvolta le agenzie immobiliari a ricorrere ad espedienti per rendere più vantaggiosa la propria offerta, come ad esempio rinunciare alla provvigione dal lato dell’acquirente o altre trovate simili per mantenersi a galla.
Fin qui la parte relativo al mercato immobiliare: si perché, parlando di casa, la crisi è molto più ampia ed investe altri soggetti anche su campi affini e non esclusivamente legati al settore compravendite di immobili. È il caso di chi una casa la ha già o di chi in una casa ci vive, magari in affitto.
Secondo un monitoraggio effettuato dal ‘Sole 24’ Ore sui tribunali delle città Metropolitane ed i cui risultati sono stati divulgati dal sindacato degli inquilini Sunia, nel 2012 sono aumentati gli sfratti per morosità di circa 1.900 unità ed i primi tre mesi del 2013 farebbero addirittura prevedere un’ ulteriore crescita di questo dato. Negli ultimi cinque anni (dati Sunia) gli sfratti emessi per morosità sono stati 240mila, nei prossimi tre anni potrebbero seguirne altri 150mila.
Un tema di una certa rilevanza che potrebbe, nei prossimi mesi, andare ad accendere le polveri ad una situazione sociale piuttosto delicata qualora molte famiglie dovessero trovarsi in mezzo ad una strada; fin qui il problema visto da un’ottica piuttosto scontata. Perchè la criticità di cui sopra relativa agli sfratti per morosità ne porta con sé un’altra altrettanto gravosa; quella relativa ai proprietari di casa che, spesso, si ritrovano in situazioni poco gradevoli con inquilini che non pagano e con i noti problemi burocratici cui si va incontro in questi casi anche quando si sta nella ragione.

 

Sfratti di inquilini morosi: quante difficoltà per il proprietario di casa

L ’inquilino che non paga il canone al proprietario diventa moroso e può essere sfrattato per morosità; ma non sempre le cose filano in maniera lineare e in Italia i proprietari di immobili non godono di  eccessiva tutela nell’ambito delle locazioni (Problema casa: Boom di sfratti e zero tutele per i proprietari).
Spesso e volentieri l’esecuzione degli sfratti per inquilini morosi (che non sempre sono in buona fede) si protraggono all’infinito e gli sfratti eseguiti sono sempre in numero limitato rispetto ai provvedimenti di sfratto emessi.
Se infatti il procedimento di sfratto per morosità è relativamente breve, non si può dire  altrettanto per la sua esecuzione. Il risultato è che, quando si incappa in queste situazioni, la vita per il proprietario di un immobile diventa un vero e proprio incubo, oltre che un notevole dispendio di soldi (pur non incassando l’affitto dovuto, il proprietario dell’immobile continua comunque a pagare le spese ordinarie e le tasse, vedi Imu ed affini).
Come si vede la situazione relativa agli immobili sta diventando sempre più preoccupante sotto tutti i punti di vista e da qualsiasi angolazione si voglia valutare il problema; quello che un tempo era un rifugio sicuro per gli italiani è oggi più che mai la cartina tornasole di una crisi lontana da passare e che, anzi, nei prossimi mesi potrebbe emergere in maniera ancora più vigorosa.

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Scritto da

Giornalista indipendente, web writer, fondatore e direttore del giornale online La Vera Cronaca e del progetto Professione Scrittura

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